L'ex centrocampista di Roma e Milan Alberto Aquilani, oggi allo Sporting Lisbona, ha rilasciato un'intervista alla redazione del quotidiano sportivo. Queste le sue dichiarazioni:
(...) Domani Roma-Milan, chi rischia di più?
«Spero sia una bella partita, sono due squadre importanti e i grandi giocatori non mancano».
Se non mancano prestigio dei club e calciatori di livello, qual è il problema delle due? Da romano, prima la Roma.
«Ha grandi pressione e un pubblico esigente. A inizio anno l’avrei messa, per il valore della rosa, come assoluta favorita per lo scudetto. L’ambiente è particolare, si esalta e si deprime, e tu calciatore lo avverti. Dovresti isolarti, ma è più facile a dirsi che a farsi. I giocatori li hanno, hanno Totti e De Rossi che da tifosi e romani sentono ancora di più la situazione ma hanno anche lo spessore per trascinare i compagni».
E il Milan?
«Quello ho vissuto io era un altro Milan: giocavo con grandissimi campioni, come ti giravi ti giravi trovavi un fuoriclasse. Da qui è difficile giudicare, vedo che lo stanno facendo in molti e non vorrei mettermici pure io…Certo deve stare in posizioni migliori, che competono alla sua storia. Ormai va avanti così da qualche anno e la soluzione sono i risultati, come ottenere i risultati invece non devo essere io a spiegarlo».
Tra i più in difficoltà c’è il suo collega di reparto Bertolacci, un altro romano.
«E’ stato pagato tanto e io ne so qualcosa, 20 milioni sono la stessa cifra di quando passai al Liverpool. Se sei costato tanto la gente si aspetta cose grandiose e invece è solo un’etichetta che ti porti dietro e che pesa. Ha qualità, appena la squadra girerà farà benissimo pure lui». (...)
(gasport)