Scarnecchia: “Il gusto di Roma”

12/12/2015 alle 01:33.
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AS ROMA MATCH PROGRAM (F. VIOLA) - A sedici anni, quando ha cominciato a giocare nelle giovanili giallorosse, è diventato tifoso della Roma. Roberto Scarnecchia, classe ’58, ha collezionato 96 presenze e tre gol, in 5 stagioni. Poi è andato a giocare al per un anno: “Fu una mia decisione. Liedholm e Viola non lo volevano. Probabilmente ho sbagliato il tempo, ma era arrivato anche Chierico (con cui ancora oggi sono amico) ed eravamo tre ali per un posto. Ho pensato fosse meglio avvicinarmi a casa”.

In quegli anni stava nascendo una grande Roma?

“Sì, è stata una escalation: abbiamo vinto due Coppa Italia e l’anno che sono andato via hanno vinto lo scudetto. Era un gran gruppo, con un grande condottiero”.

Liedholm?

“Sì, il mister è stato un grande condottiero, un saggio dentro e fuori dal campo. Eravamo noi a dover entrare nella testa dell’allenatore, oggi accade il contrario. Io ero un suo pupillo, avevamo una intesa mentale fortissima. Nonostante il linguaggio del Barone non fosse dei migliori”.

E nel calcio di oggi crede sia ancora così?

“Sì, il ruolo dell’allenatore è fondamentale. Faccio sempre l’esempio di un grande pullman, che ha dei passeggeri ben vestiti, colorati che lo rendono bello. Ma se l’autista non è bravo ed esperto il pullman non raggiunge la meta. E nel calcio accade lo stesso”.

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E cosa ne pensa di ?

“Quando è arrivato ha dato segnali forti di essere la persona giusta. Ora deve dare un segno che ha ancora le redini di questa grande carrozza, che nessun cavallo è uscito fuori dal gruppo. E per farlo ha bisogno dei giocatori. Sono loro che vanno in campo e corrono anche per l’allenatore”.

Quanto diventa importante la gara contro il ?

“Moltissimo, soprattutto per l’aspetto morale”.

Che gara sarà al San Paolo?

“Il problema è che quest’anno ogni gara è un punto interrogativo. Siamo partiti bene, poi l’autostima è andata a perdersi. È normale che il gruppo abbia degli alti e bassi, e grazie all’autostima dei singoli giocatori si superano. Non credo si possa fare alcuna critica alla società, e hanno fatto un’ottima campagna acquisti. Oggi sarebbe facile dire che avremmo dovuto comprare un difensore o un attaccante, ma in estate hanno operato al meglio”.

Quanto peserà l’infrasettimanale di ?

“Fisicamente i giocatori hanno tre giorni per recuperare e soprattutto il passaggio del turno sarà un toccasana per l’autostima”.

Che troveranno i giallorossi al San Paolo?

“Il sta facendo una buona stagione, ha avuto una battuta d’arresto contro il , ma cercherà di fare la partita contro la Roma. Ancora non ha lo spirito della grande squadra e quindi non è detto che psicologicamente abbia già superato la sconfitta. Magari avrà qualche esitazione in più”.

Quale potrebbe essere la chiave del match?

“I primi quindici minuti i due allenatori si studieranno, ma poi la gara si aprirà”.

Chi potrebbe, quindi, risolverla?

“Per la Roma dico sempre su punizione. Spero giochino e Gervinho, la squadra ha bisogno di loro. Devo anche sottolineare il grande lavoro che sta facendo , ricordiamoci che l’anno scorso Higuain segnava poco e quest’anno ogni volta che tocca palla va in gol”.

Come giudica il campionato di quest’anno? Chi sono le più forti?

“Come avevo già detto due mesi fa la sta tornando. Su Inter e ho dei dubbi, dobbiamo aspettare febbraio per vedere a che punto sono. Poi Roma e ”.

Finita la carriera di calciatore ha girato il mondo, ma poi ha scelto Roma per aprire un altro ristorante.

“Sì, Roma è Roma. Sin dai tempi dei romani l’impero gestiva il settanta per cento del mondo. Scusate se è poco”.