REPUBBLICA.IT (M. MONTI / M. PINCI) - Dal campo al mercato. Roma-Spezia, ottavi di finale di coppa Italia, per qualcuno somiglierà a una sorta di vetrina: prima forse bisognerebbe trovare qualcuno disposta a guardarla, alle 14.30 di mercoledì, poco più di 3mila biglietti venduti, forse il record assoluto nella storia della Roma in senso negativo. Ma Garcia ha scelto: dentro tante seconde linee, molte di loro in attesa della proposta giusta per cambiare aria a gennaio. Tra questi, anche Iturbe e Castan.
UDINESE SU CASTAN, KOLASINAC PER GARCIA - Intanto la Roma pensa al mercato di gennaio. Concentrata soprattutto sulla difesa: più che una possibilità l'arrivo di Sead Kolasinac, esterno sinistro classe '93 dello Schalke 04, bosniaco come Dzeko e Pjanic ma con passaporto tedesco che lo rende comunitario. Un acquisto che la società di Pallotta aveva praticamente completato già in estate, con la formula del prestito, prima di stopparla per aspettare l'ok del Psg per Digne. Ora il discorso è stato riallacciato con la medesima formula (Kolasinac non è titolare in Germania) e pare vicino alla fumata bianca. Offerto anche il terzino destro Debuchy dell'Arsenal, ma non convince. Attenzione però perché anche i difensori di Trigoria raccolgono proposte suggestive. L'ultima è arrivata a Leandro Castan: l'Udinese si è mossa concretamente sul centrale brasiliano, certo poco soddisfatto dell'impiego assai limitato (solo 3 volte in campo, con Verona, Empoli e Atalanta, nelle 22 gare giocate dalla Roma). Il club però non vuole sentire ragioni: "Leandro non si muove", giurano da Trigoria, convinti che presto tornerà protagonista con Garcia. Intanto, farà le prove in Coppa Italia, insieme a comparse come Emerson Palmieri, Uçan, De Sanctis, Vainqueur. Provando a farsele bastare.
ITURBE A VERONA, C'È PEROTTI - Tante alternative, mercoledì, in campo per la coppa Italia, dunque. E tra queste anche Iturbe. Già, Iturbe: a Roma da Verona e ritorno. In un anno infatti l'argentino è destinato a compiere il percorso inverso rispetto alla stagione scorsa: il ds Sabatini ha quasi definito il trasferimento in prestito alla squadra di Delneri, che pagherà una (piccola) parte di stipendio. Ha scelto il calciatore, che dopo un anno e mezzo in stile "Chi l'ha visto?" ha scelto di tornare dove era sbocciato meritandosi una valutazione da 24 milioni di euro e il braccio di ferro Roma-Juventus. Prima però giocherà con lo Spezia, un match che somiglia a un addio (temporaneo?) alla Roma. Per sostituirlo Sabatini pensa a Diego Perotti, già trattato un anno fa e reduce da 2 espulsioni in 3 partite: il problema sono però i rapporti con il Genoa, dovuti proprio allo stop in estate alla trattativa, quando era già definita nei dettagli, per il passaggio di Iturbe da Preziosi. Il presidente rossoblù non ha mai perdonato lo sgarbo al ds romanista e per questo è orientato a osteggiare il trasferimento dell'argentino a Roma. Intanto a Genova hanno scelto il sostituto: nel caso in cui alla fine convenga piegarsi e dire di sì.
GARCIA: "ATTENZIONE ALLO SPEZIA" - "Non c'è mai un avversario facile", il claim scelto dal francese per evitare cali di concentrazione contro uno Spezia che, nelle ultime 4 gare - tra Serie B e Coppa Italia - ha ottenuto 3 vittorie e un pareggio. "Giocheranno con tanta fede ed energia, hanno ambizioni in Serie B e sono in condizione. Noi rispettiamo l'avversario, senza sottovalutarlo, ma daremo tutto per vincere. Senza dubbi". Di dubbi, invece, il tecnico della Roma ne ha, eccome, per scegliere l'undici titolare per la sfida di mercoledì: tanti - Manolas, Digne e Florenzi su tutti - iniziano a mostrare i primi segni di stanchezza, dopo aver giocato praticamente tutte le partite dal rientro dell'ultima pausa delle nazionali. Ma gli unici che mancheranno all'appello - stando alle sue parole rilasciate all'emittente televisiva di Trigoria - saranno Keita e Gervinho. "Dovrò mettere in campo la squadra migliore perché la Coppa ci dà la possibilità di vincere un trofeo che, da quando sono qui, ho sempre detto di voler ottenere. Sui trofei che ho vinto in Francia la Coppa fu certamente il più emozionante. Dobbiamo giocare al 100%, forse di più, per passare il turno".
"NON CAPISCO L'ORARIO" - Polemizza con la scelta di far disputare la gara alle ore 14.30: "Non capisco l'orario, in questo modo non si permette ai tifosi di venire allo stadio: già abbiamo il noto problema della Curva Sud, metterli ancor più in difficoltà è qualcosa che non riesco a comprendere". Un orario anomalo cui, probabilmente, seguiranno scelte altrettanto anomale per quanto riguarda l'undici di partenza: possibile l'inserimento dal primo minuto di Vainqueur e Ucan a centrocampo, con Iturbe confermato in attacco e Gyomber ed Emerson Palmieri candidati a due maglie per la difesa: "Ho fiducia in questa rosa, ho molte scelte da fare e conto su tutti per vincere la gara. Motivazione e freschezza, fisica e mentale, saranno determinanti". Totti, invece, continua a lavorare in vista del rientro: "Si è allenato con il gruppo. Quando è concentrato sul lavoro con il pallone pensa meno alle sue sensazioni sull'infortunio: non è ancora al 100%, il suo rientro è previsto per gennaio ma sta migliorando giorno dopo giorno".
NAINGGOLAN: "POSSIAMO FARE DI PIU'" - Determinato è anche Radja Nainggolan che, intervistato da Sky Sport, ha commentato il sorteggio di Champions League - che ha riservato il Real Madrid dall'urna di Nyon - e l'attuale momento della squadra giallorossa: "L'anno scorso abbiamo incontrato il Bayern Monaco, quest'anno il Barca e ora il Real: speriamo di fare del nostro meglio e di fare meglio rispetto alle precedenti gare in cui abbiamo perso con risultati pesanti. Possiamo fare di più, lo abbiamo dimostrato: all'inizio eravamo una macchina da gol, ora fatichiamo". Chissà che, dalla sfida contro lo Spezia, anche il reparto offensivo non possa ritrovare quelle certezze che sembrano svanite dall'ultima vittoria centrata dalla squadra giallorossa, il derby dell'8 novembre scorso.