IL MESSAGGERO (S. CARINA) - «Vogliamo superare il turno e andare ai quarti. La coppa Italia è la strada più breve per vincere un trofeo». Garcia si è fatto bene i calcoli e sa che la coppa Italia è la scorciatoia ideale per mantenere la parola data in estate («Vogliamo vincere un trofeo»). E poco importa, a fine stagione, se non dovesse essere lo scudetto: la promessa – magari unita all’ennesima qualificazione per la prossima Champions e al passaggio (già) ottenuto agli ottavi di finale della massima competizione europea (aspettando il confronto con il Real che potrebbe aprire ulteriori scenari) – basterà per valutare il bicchiere mezzo pieno. Sia a lui che alla società. Del resto sta accadendo la stessa cosa in questi giorni dopo il pareggio di Napoli. Il fatto che la Roma sia scivolata al quinto posto, viene letto dentro Trigoria come un dettaglio, visto che i giallorossi rimangono a tre punti dalla seconda piazza. Meno lo sarebbe se venisse analizzata la classifica dell’anno solare che vede la squadra di Garcia sempre quinta (63 punti), dietro alla Juventus (78), alla Fiorentina (72), all’Inter (70) e al Napoli (68), con appena un punto di vantaggio sulla Lazio (62) attualmente in piena crisi. Tradotto: il trend non è momentaneo e dovuto agli infortuni di Gervinho e Salah, alle difficoltà di Dzeko o al ko con l’Atalanta ma dura da gennaio scorso, quando la Roma vincendo a Udine si portò a – 1 dalla Juventus.
NIENTE SCHERZI - Contro lo Spezia (diretta Rai2 ore 14,30), è la classica gara dove si ha tutto da perdere e poco da guadagnare. Perché se passerà il turno, la Roma avrà fatto il suo. Apriti cielo se invece dovesse andare qualcosa storto. Per questo Rudi ci tiene a qualificarsi senza soffrire: «Lo Spezia è una buona squadra, anche se non avrà Calaiò squalificato. E noi la rispettiamo». I giallorossi sono nella parte del tabellone che sembra più agevole (senza Inter, Juventus, Napoli e Lazio) ma il tecnico francese frena: «Prima vinciamo la nostra partita e poi ne parleremo. Dobbiamo giocare al massimo per evitare sorprese». Qualcuna potrebbe arrivare dalla formazione. Nell’undici provato ieri, trovano spazio De Sanctis in porta, Maicon, Ruediger, Castan e Palmieri in difesa; Nainggolan, Vainqueur e Pjanic (che si è alternato con Uçan) in mediana; Salah, Dzeko e Iago Falque in attacco. Considerando però che né l’egiziano (a Napoli ha chiesto il cambio) tantomeno lo spagnolo sono al meglio (oltre al problema del collaterale mediale, convive con un edema all’osso del tallone), potrebbe a sorpresa trovare spazio Iturbe.
ITURBE VERSO IL WATFORD - A sorpresa perché ieri non è stato mai provato titolare ed è ormai in partenza. Sabatini lavora ad uno scambio col Watford: l’argentino (ancora da convincere) in Premier e Ibarbo di nuovo a Roma. A parole, Garcia regala certezze soltanto sul portiere: «Giocherà De Sanctis. Ho fiducia in questa rosa, chi non sarà stanco o infortunato sarà della gara. Conto su tutti perché la freschezza fisica e le motivazioni saranno importanti. Keita (problemi alla caviglia sinistra, ndc) e Gervinho non ci saranno». Mancherà anche Totti: «Quando è concentrato sulla palla pensa meno al suo infortunio muscolare e alle sue sensazioni che non sono ancora al 100%. Tornerà a gennaio». Domenica invece, c’è un’altra avversaria ligure (Genoa) da battere e trascorrere così una sosta senza polemiche: «Dopo la partita di Napoli, i ragazzi sapevano di aver fatto un’ottima gara sul piano difensivo – assicura - È un risultato importante che ci mantiene in alto, non troppo lontani dalla vetta. Abbiamo ancora tempo per tutto». Una certezza che somiglia tanto ad una speranza.