REPUBBLICA (F. FERRAZZA) - Non è per niente contento di come stiano andando le cose, anzi. Ma James Pallotta preferisce tenere il malumore per sé, rinviando qualsiasi discorso su Garcia al dopo Bate Borisov, gara considerata troppo importante per prendere decisioni drastiche. «Con Garcia non abbiamo bisogno di incontrarci — le parole rilasciate nella giornata di ieri dal presidente giallorosso, tra uno spostamento e l’altro in città — ci sentiamo quasi tutti i giorni per telefono». Dichiarazioni che lasciano più di una perplessità e che restituiscono la sensazione di uno scollamento dalla realtà del calcio italiano. E da quella cittadina, con Pallotta in difficoltà nei confronti della tifoseria perché convinto di essere odiato e, forse, non consapevole fino in fondo della delicatezza del momento. «A Torino abbiamo avuto un paio di occasioni per vincere, ma quel rigore alla fine…se avessimo giocato meglio avremmo vinto. Ma è mercoledì la grande partita», fa muro James.
Pallotta in città, gelo con Garcia: “Pensiamo al Bate”
08/12/2015 alle 13:58.
La butta, invece, come sempre, sul melodrammatico, Sabatini. «Se affonda Garcia, affondiamo tutti insieme», la frase lapidaria del diesse, che pubblicamente si schiera al fianco del tecnico, anche nel male di questo periodo, mentre in privato lavora da tempo sul suo successore. Ma, tornando a Pallotta (che ieri sera ha avuto un’altra riunione con il suo staff dirigenziale), il presidente ha poi annunciato un incontro «con il commissario Tronca e il prefetto Gabrielli »; incontro che, però, Gabrielli smentisce. «Nessuno della Roma mi ha mai chiesto un appuntamento — è categorico il prefetto — ritengo queste dichiarazioni onestamente poco corrette: io non ho ricevuto alcun tipo di richiesta». Il tutto nella stessa giornata in cui la curva sud ha fatto sapere nuovamente di non avere alcuna intenzione di tornare all’Olimpico, annunciando una presenza massiccia domani a Trigoria, in occasione della gara di Youth League.