IL TEMPO (E. MENGHI) - La Roma tifa Barcellona. Dopo aver incassato sei gol e le successive critiche, i giallorossi sperano che l’ex Luis Enrique si faccia perdonare fermando il Bayer Leverkusen in Germania.
Lui non promette nulla, il pass per gli ottavi ce l’ha già in tasca ed è solo la filosofia blaugrana ad imporgli di andare lì per vincere: «La situazione del girone - ha ammesso nella conferenza della vigilia - influenza di più i nostri avversari, noi abbiamo la possibilità di giocare una partita senza preoccuparci del risultato. Cercheremo di essere fedeli al nostro stile di gioco. Voglio fare una bella partita e raccogliere i tre punti. La qualificazione è in base al merito e va aldilà delle mie preferenze».
Preferirebbe mandare avanti la squadra di Garcia, ma non sta a lui decidere il destino del girone. Anche se un pareggio o una vittoria del Barça alla BayArena darebbe alla Roma un risultato in più: non solo la vittoria, ma anche un pari con il Bate. «Noi intendiamo vincere questa partita e dimostrare che siamo i migliori del girone», ha dato la sua parola Ter Stegen, che non dimentica la rete di Florenzi nell’1-1 dell’andata: «Ha fatto proprio un golazo».
Non ha problemi a segnare Messi, tre gol e due assist nelle ultime 4 partite giocate al rientro dall’infortunio. Ma in Spagna giurano che non è al massimo e per recuperare la forma migliore dovrebbe partire titolare contro il Bayer e poi in Liga contro il Deportivo. «Messi - ha detto Luis Enrique - può segnare in qualsiasi momento, è meglio se partecipa il massimo possibile alla gara, ma sempre considerando il suo stato di forma e come va la partita». Out Neymar, che si è fatto male nella rifinitura e rischia di saltare anche il Mondiale per Club.