Iturbe al Watford, addio definitivo. Con il Genoa c’è Gervinho

19/12/2015 alle 16:04.
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LA REPUBBLICA (M. PINCI) - Il colpo più caro dell’era americana saluta per una manciata di milioni. E in via definitiva. L’inferno della Roma travolge , la delusione più grande delle ultime stagioni romaniste. Arrivato per 24,1 milioni di euro dal Verona, avrebbe dovuto garantire un anno fa il sorpasso sulla , a cui l’aveva strappato la società giallorossa. Grazie a un investimento record, per le casse del club: soltanto 3 calciatori — Batistuta, Cassano e Montella — erano costati di più nella storia romanista, a cavallo dell’ultimo scudetto. Invece l’attaccante argentino ripartirà dopo 18 mesi soltanto e appena 5 gol (al Cska, alla , all’Empoli, alla Lazio e al ) per una cifra molto più bassa: 0,5 milioni subito, altri 18,5 a giugno quando il Watford eserciterà il riscatto, obbligatorio da contratto dopo pochissime presenze.

Un addio definitivo che non porterà minusvalenze a bilancio, grazie all’ammortamento sulla spesa iniziale. Ma certo i 18 mesi romani hanno svalutato di 5 milioni il talento argentino. La sua cessione l’ha voluta espressamente il ds “per salvargli la vita”: dopo tanta panchina (15 volte quest’anno, 3 senza entrare) a Roma giocherà titolare in una squadra di Premier League che del contropiede ha fatto la propria religione. Una cessione definita ieri a pranzo a Trigoria, con il patron del club inglese (e dell’Udinese) Pozzo e con l’agente Triulzi. Tutto più o meno definito, con la benedizione, la sera di giovedì in un ristorante ai Parioli, del titolare del fondo che controlla il cartellino di , Gustavo Mascardi: «Manuel è un fenomeno — dice — e se non è esploso a Roma qualcuno è colpevole». Un riferimento nemmeno troppo velato a . E pazienza se il suo futuro appare lontano da Roma.

L’impresa disperata di invertire un destino già segnato il tecnico la tenterà domani, in un Olimpico semivuoto e ostile, contro il . E per una sorta di gioco del destino avrà l’occasione di affidare l’impresa al più fedele dei suoi calciatori: Gervinho. L’ivoriano tornerà titolare a 40 giorni dall’ultima giocata, tolta la mini parentesi contro il Torino: quel derby che proprio lui rese trionfale. Con l’ivoriano, la media punti giallorossa vola alle stelle, oltre il doppio di quella delle gare senza di lui. Gervinho accanto a e , allora: con questo tridente in estate pensava di dare finalmente la caccia alla scudetto, dopo due secondi posti a distanza siderale dalla prima. Ora gli chiederà di aiutarlo a compiere un miracolo: riprendersi il futuro romano quasi tramontato e salvare la panchina, forse già destinata a qualcun altro.