LA REPUBBLICA (F. FERRAZZA) - Per Garcia c’è il Real. Strettissima attualità, ma non soltanto. Perché il sorteggio di Champions League, che mette i blancos sulla strada della Roma e del suo allenatore, nasconde un retroscena curioso. Evidentemente in questa stagione il viaggio al Bernabeu era davvero nel destino del tecnico giallorosso. Che in estate, prima della fine del campionato scorso, ha ricevuto proprio da Madrid la chiamata che tutti gli allenatori del mondo sognano: “Pronto, Rudi Garcia? Salve, è Florentino Perez...”. Doveva essere andata più o meno così, con il Real che, prima di scegliere Benitez, si era orientato proprio sul francese. Una breve gestazione (pare anche che la fidanzata Francesca avesse avuto dei colloqui con una tv locale) prima della sorprendente decisione dell’allenatore: “No grazie, resto a Roma”. Una scelta che hanno saputo e apprezzato i dirigenti di Trigoria, rimasti colpiti dalla voglia del tecnico di continuare il suo percorso romano anche di fronte alla tentazione del trasloco nel club più nobile al mondo. Perché Garcia abbia preferito restare con Gervinho che familiarizzare con Cristiano Ronaldo, però, non è dato saperlo.
Domani, in coppa Italia, l’ivoriano resterà fuori (tornerà dall’inizio contro il Genoa per l’ultima dell’anno). Spazio a chi ha giocato meno: partiranno dall’inizio De Sanctis, Castan, Emerson Palmieri, Uçan e Vainqueur. Oltre a Iturbe: per battere lo Spezia dovrebbe bastare l’argentino, a una delle ultime uscite con la Roma. A gennaio saluterà: il Verona è vicino a chiudere l’ingaggio per il prestito fino a fine stagione. Poi la Roma cercherà un sostituto: l’ultima idea è tornare su Diego Perotti, che ha rotto con il Genoa dopo la seconda espulsione in 3 gare. Preziosi ha già trovato un’alternativa e vuole cedere l’argentino a gennaio, la Roma c’è. Per la difesa invece Sabatini punta Kolasinac dello Schalke, può arrivare in prestito.