Giallorossi nella bufera, con l’orgoglio si può ripartire

05/12/2015 alle 14:39.
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LA REPUBBLICA (F. BOCCA) - E' probabile che la bufera Roma sia andata anche troppo in là. Gli schiaffi presi dall’Atalanta e dal , effettivamente molto dolorosi, hanno scatenato reazioni a catena incontrollate e che hanno rimesso in discussione praticamente tutto. 1) L’allenatore , prigioniero del suo personaggio da Capitan Fracassa; 2) L’intera squadra che ha perso d’identità; 3) Il costruttore della squadra stessa, il ds , che ha trasformato la Roma in un circo di decine di giocatori che vanno e vengono, come se il mercato non servisse prima di tutto a fare una squadra più forte ma a produrre denaro come un’azienda di pomodori pelati; 4) Il presidente e la società americana, tutta chiacchiere e distintivo, assente e che dopo 4 anni è a zero titoli, per dirla alla Mourinho. 5) Il pubblico ormai in aperta contestazione, anzi — peggio — in fuga.

Ogni singolo capo d’accusa è reale, preoccupante e ha un senso quasi drammatico. Ma il complesso dà l’immagine di una squadra fallita, finita. E così non è. La Roma può contare sull’orgoglio di giocatori e allenatore, lottare ancora per lo scudetto e passare il turno di . È assurdo, ma tra il vincere e il fallire la differenza a volte è minima.