IL TEMPO (E. MENGHI) - Il «salvatore» di Garcia taglia i tempi di recupero per esserci sabato a Torino. Gervinho tornerà oggi ad allenarsi con il gruppo, a due settimane dall’infortunio patito con la Nazionale e con sette giorni d’anticipo sulla tabella di marcia prevista dal bollettino medico della Roma. Lo sprint è il suo forte e l’ivoriano non poteva mancare nella partita in cui si decide un pezzo di destino dell’allenatore che lo ha fatto rinascere due volte. Dopo l’avventura deludente all’Arsenal e dopo la falsa partenza di giugno. L’assenza di Gervinho era già pesata tanto l’anno scorso, la «pareggite» era iniziata mentre lui era impegnato a vincere la Coppa d’Africa, al rientro aveva trovato una squadra in crisi e non aveva le energie fisiche e mentali per tirarla su da solo, né con l’aiuto del connazionale Doumbia. Nelle ultime tre gare saltate per infortunio i giallorossi non hanno mai vinto (pari di Bologna, debacle di Barcellona e ko con l’Atalanta), perciò il ritorno di una delle due frecce riporta un briciolo di speranza prima di chiudersi in ritiro a Trigoria.
La «clausura» scatta domani, prima notte nel centro sportivo e vigilia in un hotel di Torino. Se le cose non andranno nel verso giusto, la punizione potrebbe prolungarsi fino alla notte di Champions contro il Bate Borisov. È quella la partita segnata in rosso sul calendario di Salah: anche lui vuole affrettarsi a rientrare e spera di riuscire a farlo in una settimana. Altrimenti, aspetterà la trasferta di Napoli. Fissato al 16 dicembre (orario da definire), tra la sfida del San Paolo e l’ultima pre-natalizia con il Genoa, il debutto in Coppa Italia della Roma, che ieri ha scoperto la sua prima avversaria, lo Spezia di Di Carlo. All’Olimpico non potrà metterci piede Calaiò, espulso nella vittoria per 2-0 sulla Salernitana di Lotito.