IL TEMPO (A. AUSTINI) - Soddisfatto, con un rimpianto. La Roma ha rischiato seriamente di perderla ma poteva anche vincerla se l'assistente improvvisato - Barbirati subentrato all'infortunato Cariolato - non avesse alzato quella bandierina sul cross di Rudiger schiacciato in porta da De Rossi. Garcia solleva qualche dubbio sull'episodio chiave: «Il gol sembra non essere valido - analizza Rudi - spero che il pallone sia uscito tutto come impone il regolamento. Pare di sì, ma non si hanno certezze. Mi chiedo come sia possibile che su sedici telecamere piazzate sul campo non ce ne sia neppure una sulla linea».
Non ci sta il francese a sentir parlare di partita a senso unico. La sua Roma ha attaccato pochissimo, è vero, ma ha combattuto e strappato un punto prezioso. «Nel primo tempo non ho visto tutte queste palle gol per il Napoli di cui parla Sarri - ribatte Garcia - né una parata di Szczesny. Noi ci abbiamo provato con il tiro di Salah, il colpo di testa di Dzeko e il tentativo di Manolas su calcio d'angolo. Poi nella riresa loro hanno creato occasioni e a quel punto il nostro portiere ha dimostrato di esser tornato al suo migliore livello. È ovvio che non avremmo meritato di vincere, ma almeno un gol noi lo abbiamo segnato: l'allenatore del Napoli deve ringraziare il guardalinee».
Alla sua squadra rivolge solo complimenti. «Pareggiare qui è sempre un risultato positivo, non ci sono riuscite Juventus, Fiorentina e Inter. In più non abbiamo preso gol contro uno dei migliori attacchi del campionato e un bomber come Higuain. Abbiamo dimostrato di avere grinta e di saper difendere, c'è stata tanta "solidarietà" tra i giocatori, quindi non è vero che non siamo una squadra o ci manca organizzazione come dicono in molti. Hanno giocato bene sia Szczesny sia i nostri difensori, a volte criticati».
Si arrabbia quando un giornalista di Napoli gli fa notare l'atteggiamento troppo rinunciatario in campo. «Se lei ha visto giocare la squadra di Sarri - spiega - sapeva che è fortissima negli attacchi rapidi. Era ovvio prendere delle contromisure. Siamo arrivati qui e sembrava che avessimo perso prima di giocare, invece abbiamo dimostrato di poter ottenere un altro risultato».
Sull'ingresso di Gyomber da terzino destro Garcia ricorda che «si è qualificato con la Slovacchia agli Europei giocando due partite su tre in quel ruolo. Senza Torosidis era l'unico che potevo inserire quando Florenzi era stanco. Il lato sinistro del Napoli è il più forte ed era necessario chiudere molto di più quella fascia. Gervinho? Non abbiamo voluto rischiare, sentiva ancora appesantito il muscolo». Dzeko ancora una volta ha giocato praticamente da solo contro la difesa avversaria. «Ha lottato tanto - sottolinea Rudi - sapevamo che avrebbe avuto pochi colpi da sparare in una gara organizzata per non soffrire gli attacchi del Napoli».
Ma quando la Roma potrà tornare a servire e accompagnare come si deve il suo centravanti? «Ricordo che la loro squadra B ha giocato giovedì in Europa League, mentre noi abbiamo lasciato molte energie sul campo con il Bate. La fiducia è un elemento importante e ora vogliamo qualificarci in Coppa Italia mercoledì e battere il Genoa domenica. Sto lottando ogni giorno per far capire ai giocatori che hanno qualità e non devono temere nulla. Alcuni non sono abituati a giocare ogni tre giorni, vedi Digne, Rudiger e Iago Falque. Ci manca Gervinho e Salah sta tornando. A volte ci vorrebbe un po' di fortuna, un gol convalidato in più o un rigore inesistente come quello fischiato a Torino in meno». Prima o poi la ruota girerà.