Garcia-Sarri e Dzeko-Higuain. Sarà bello vederli faccia a faccia domenica prossima, in un Napoli-Roma che promette scintille e forse anche sentenze se non definitive, almeno parziali. Il tecnico francese sta accumulando errori e passi falsi, al contrario del collega napoletano che sta indovinando tutte le mosse, aiutato da un centravanti che segna gol a grappoli. Quelli che non riesce a trovare Edin Dzeko. Napoli-Roma, insomma, sarà decisiva per la classifica, ma anche per le idee e per le loro applicazioni. A quella sfida, però, Garcia voleva arrivarci con due punti in più e invece il terzo 1-1 in casa del Torino lo inchioda ancora una volta alle sue responsabilità, a cominciare dalla scelta (prematura) di utilizzare Gervinho (ricaduta dopo 25 minuti) e quella (scellerata) di insistere su Rüdiger.
A Napoli serviranno altre mosse, perché l’ivoriano non ci sarà. «Di certo, senza lui e Salah dobbiamo cambiare gioco, non possiamo chiedere a Iago di saltare l’uomo. Servono altre soluzioni. E dobbiamo servire meglio Dzeko». Già, Dzeko, il centravanti che vive di sacrifici ma manca clamorosamente di gol. Proprio come ieri, quando in pieno recupero ha sbagliato con un po’ di superficialità il pallone del 2-0, quello che poteva chiudere i giochi e regalare spicchi di luce alla truppa giallorossa. «Abbiamo fatto la partita che volevo, ma il pari è colpa nostra, potevamo gestire meglio gli ultimi palloni e fare quel gol lì», continua Garcia. «Lo scudetto? Vogliamo recuperare per lottare in alto». Già, ed allora la strada per rialzarsi passa proprio da una tappa decisiva come quella di Napoli.
(gasport)