Roma, Szczesny rischia

02/11/2015 alle 13:07.
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LEGGO (F. BALZANI) - «Paghi tu o pago io?». Alla fine dell’abbuffata di rimpianti milanesi c’è un conto da saldare in casa Roma. Lo scontrino finisce nelle mani di dopo essere passato per quelle di e . È lui il capro espiatorio scelto per il ko di San Siro che è costato il 1˚ posto. Colpa di quel tuffo al rallentatore sul tiro di Medel che conclude un mese non facile passato tra le papere di Borisov e una porta sempre violata. Incertezze che fanno sembrare così lontana la paratona su Bonucci in Roma- o i miracoli contro e Suarez. Ecco proprio Suarez: da quel calcio alla mano, che ha tenuto fuori il per quasi un mese, è iniziata una lenta discesa nell’indice di gradimento della piazza. «Sono le 23,57: s’è tuffato “”?», uno dei tweet più beffardi nella notte di Halloween. Ma il conto potrebbe essere più salato e non fermarsi alle battute dei tifosi peraltro affrontate col sorriso dal polacco. Non ha fatto ridere , per esempio, l’uscita di nel post partita. Il tecnico, che raramente parla dei singoli, l’ha accollata tutta al polacco: «L’errore sul gol di Medel è del , non era un tiro di Neeskens. Un di questo livello ci deve permettere con la sua grande qualità di fare l’exploit». Un macigno. Che aveva provato a rimuovere in un’intervista rilasciata a Sky prima del match di San Siro: «Mi prendo la responsabilità dei miei errori. Contro il Bate ne ho commesso uno brutto, ho detto a che non ha senso discutere della prestazione della squadra dopo un errore del genere». Fatto sta che per mercoledì col Leverkusen si torna a parlare di ballottaggio con . Nella stessa intervista alla pay per view satellitare, il polacco ha anche espresso un pensiero che aumenta i dubbi nei suoi confronti: «Mi vedevo all’ per tutta la vita e non nascondo che è ancora quello il mio sogno. Per me è una famiglia, devo così tanto a quelle persone che se mi dovessero dare un’occasione giocherei per loro». «Qui i tifosi sono fantastici, non so cosa accadrà - ha aggiunto però che è a Roma in prestito secco - Le cose possono cambiare. Farò di tutto per vincere». Altro problema: la sua esultanza al gol dell’Atalanta contro la Lazio non è passata inosservata a Formello e non è piaciuta a Trigoria. Nello spogliatoio biancoceleste ha trovato spazio la sua foto con il pugno chiuso per motivare Biglia e compagni. E anche Pioli ha ammesso: «Il festeggiamento di ? Sappiamo tutto...»