La Roma va in Barça

25/11/2015 alle 13:18.
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IL TEMPO (A. AUSTINI) - A lezione di calcio dai fenomeni. La Roma ne prende sei dal , assistendo inerme alle giocate di & Co. Ma la sua non finisce qui perché la "vera" partita di ieri è andata come sperava : 1-1 tra Bate e Bayer Leverkusen, giallorossi ancora secondi nel girone e con a disposizione due risultati su tre nell'ultimo turno all'Olimpico contro i bielorussi se i tedeschi non batteranno il . Altrimenti basterà comunque vincere per centrare gli ottavi dopo 5 anni. Al Camp Nou, sorvegliato dalle forze speciali con i mitra e i metal detector per paura dei terroristi, la gara va come tutti la immaginavano. Poco più di un allenamento per la squadra in questo momento più forte del mondo che sabato scorso ne aveva rifilati quattro a domicilio al Real Madrid. La Roma voleva capire a che distanza si trova dai migliori e ha dovuto prendere il binocolo. Per carità, contro , Suarez, Neymar e tutti gli altri devi solo pregare che a un certo punto si fermino (e giustamente non lo hanno fatto) ma dal punto di vista della mentalità, ancora una volta, la truppa di ha mostrato limiti enormi.
Persa per persa tanto valeva giocarsela e invece i giallorossi non ci hanno neppure provato, restando «bassi» con il doppio terzino su ogni fascia e rinunciando al pressing.

Rudi, come previsto, lascia in panchina e affida le chiavi a , applaudito dal pubblico che qui lo ha visto vincere due . Ma il maliano è ormai il ricordo del giocatore protagonista in Europa nel passato. parte dietro a destra, nella zona dove attacca Neymar e sono dolori. Di là c'è l'altro ex blaugrana Iago a dare una mano a nella corsia di , rilanciato dall'inizio da Luis Enrique che tiene fuori Iniesta. La Pulce impegna subito , poi lo grazia. ha sulla testa la palla del vantaggio ma la manda alta. Era l'occasione per scrivere una storia diversa, invece subito dopo inizia quella più scontata: altra azione tutta di prima del e Suarez appoggia a porta vuota. Fantastica la giocata del raddoppio che arriva immediato con . Sembra la playstation. Il terzo arriva "solo" al 45' perché i marziani rallentano un po', ma Suarez castiga ancora con un gran tiro al volo e chiude una frazione in cui i padroni di casa hanno tenuto il pallone per l'82% dei minuti giocati. Leggermente più basso il dato finale: 72%.

A inizio ripresa c'è per il diffidato nel nuovo 4-4-2 e dal piede dell'argentino parte una bella combinazione che manda al tiro Iago ma Ter Stegen fa il miracolo. Cambiata la musica? Macché. Il , con il baby Samper fa segnare Pique prima che lasci il posto a Bartra e subito dopo piazza il quinto. Dentro e , il turco, la combina grossa: fallo in area ingenuo, para il rigore che ha lasciato tirare a Neymar, peccato sulla respinta arrivi quell'Adriano trattato a lungo in estate da . Il polacco impedisce all'argentino col 10 di segnare il settimo. Penalty anche nell'altra area, però se lo fa parare. Almeno non sbaglia l'ultimo pallone della partita che gli capita sulla testa. Cambia il punteggio, 6-1, non la figura di una Roma bastonata: in 5 gare di ha preso 16 gol, una caterva per la peggior difesa del torneo. Adesso testa all'Atalanta nel campionato dove i giallorossi possono competere per vincere. Poi Torino antipasto della sfida decisiva in Europa col Bate. Passare il turno sarebbe comunque un grande passo in avanti. Dipende solo dalla Roma.