LA REPUBBLICA (M. PINCI) - Una lettera per chiedere d’incontrarsi formalmente. E provare a risolvere la questione ultrà. La Roma scrive al Prefetto Gabrielli: una lettera ufficiale recapitata nei giorni scorsi da Trigoria a via IV Novembre proponendo un tavolo di dialogo per risolvere definitivamente il braccio di ferro tra tifosi e istituzioni che da quasi due mesi ha convinto i sostenitori più caldi a disertare la curva sud.
«La prossima settimana sono in calendario degli appuntamenti con la prefettura », ha ammesso il presidente Pallotta da Boston: in realtà la Roma aspetta ancora la risposta con la convocazione, attesa in queste ore. Il club auspica un incontro in tempi rapidi, ma un eventuale slittamento consentirebbe di far partecipare anche Pallotta, in Italia dopo metà dicembre. Difficile però che lo Stato faccia passi indietro: solo quando la situazione si sarà normalizzata (4-5 gare con la curva e senza incidenti) si potrà parlare di rivedere delle misure: i temi, la capienza del settore e le perquisizioni estreme. In questo senso, progressi ci sono stati: una fetta di ultrà l’ha notato e apprezzato, e sta preparando il rientro. Forse già contro l’Atalanta. Non gli oltranzisti della parte bassa della curva: per loro ormai è una questione di principio.
Intanto ieri a Trigoria Totti ha ripreso a correre sul campo, seppure con grande cautela: l’obiettivo è tornare prima della fine dell’anno solare. Discorso analogo per Salah, che ha iniziato la fisioterapia e sogna di giocare a Napoli il 13 dicembre. Del suo infortunio proverà a beneficiare Juan Iturbe: dal derby deciso a un derby da controfigura, in meno di 6 mesi l’umore s’è rovesciato. Come dimostra la sua reazione scomposta nel recupero, a partita vinta, quando Falque ha preferito gestire il pallone piuttosto che servirlo in velocità. Sabatini lo rassicura spesso, lo stesso Iturbe ha deciso di darsi un obiettivo. Convincere il tecnico a lanciarlo dall’inizio a Bologna. Due settimane a disposizione: impresa difficile, non impossibile.