GAZZETTA.IT (F. ODDI) - Nove mesi fa, quando la Roma mise le mani su Kevin Mendez, attaccante classe '96 del Penarol, si parò dell'ennesimo colpo di Walter Sabatini, visto che nel 2013 stava per passare al Liverpool, su intercessione dell'allora stella dei Reds Luis Suarez. Era fine dicembre, la società giallorossa si accordò con il Perugia per un prestito di un anno e mezzo, che avrebbe garantito entrambe le parti: il club umbro, dopo i primi mesi di ambientamento, lo avrebbe avuto per un anno intero, per poi sfruttare i suoi gol per il campionato di serie B. Ma le cose non sono andate per il verso giusto: neppure una presenza lo scorso anno in Umbria, appena un paio di apparizioni con la Primavera: a giugno il cambio di allenatore, da Camplone a Pierpaolo Bisoli, ma lo spazio non sarebbe stato quello sperato, così il 28 agosto il giocatore annunciò con grande entusiasmo il suo ritorno alla Roma.
IL RITORNO - Dove però non avevano un posto pronto per lui: nel mese o più appena trascorso Mendez è stato un fantasma: in prima squadra non ha neppure il numero di maglia, non è in lista Uefa, nessuna notizia su di lui. Fino a quando, oggi pomeriggio, è stato convocato dalla Primavera, per la trasferta di Avellino: prima volta, insieme al difensore austriaco Omic, arrivato alla Roma dopo aver provato con il Bayern Monaco. Ma quest'ultimo, classe '99, dovrebbe giocare con gli Allievi, e può essere ben soddisfatto della chiamata di Alberto De Rossi: Kevin Mendez è del 1996, come Verde e Sanabria, impegnati su altri palcoscenici, e verrà utilizzato come fuoriquota. Come Ndoj e Machin, che però, almeno in estate, la prima squadra l'hanno vista: da Mendez, costato 2 milioni di euro (più bonus) ci si aspettava qualcosa in più di una convocazione contro una squadra che lo scorso anno ha fatto 7 punti in tutto il campionato, e quest'anno è l'unica ancora a quota zero.