GASPORT (C. ZUCCHELLI) - L’appuntamento è a Trigoria per oggi pomeriggio quando Garcia radunerà la squadra e cercherà di capire se la sconfitta in Champions contro il Bate Borisov abbia lasciato strascichi. Mentali, ovviamente, perché fisici ce ne sono eccome, visto che la maggior parte dei giocatori scesi in campo in Bielorussia sarà costretta a giocare anche a Palermo. Dal freddo dell’Est Europa al caldo del Sud Italia, senza sosta e senza troppo turnover perché con Totti, Dzeko, Keita e (forse) Rüdiger out non è che le scelte di Garcia siano così ampie.
CAMBIO RUOLO? Il tecnico potrà cambiare posto ad alcuni giocatori o magari modificare il modulo, ma gli uomini quelli sono. L’ex Palmieri e Gyomber saranno convocati, ma il numero 0 alla voce minuti giocati fa pensare che difficilmente saranno presi in considerazione. Per questo, con qualche cambio in difesa - l’unico reparto dove può permetterselo - Garcia potrebbe rimescolare le carte anche a centrocampo e davanti. La pedina utile per modificare lo scacchiere si chiama, ancora una volta, De Rossi: infatti potrebbe essere spostato nel suo ruolo naturale, quello di regista, vista l’assenza di Keita e le difficoltà di Nainggolan, costretto a giocare sempre nonostante la stanchezza e un fastidio al ginocchio. Accanto al capitano di giornata proprio il belga e Pjanic, a meno che Garcia non decida di rilanciare Uçan, un altro che non ha poi molto da sorridere alla voce minuti giocati (2, contro la Samp). Sicuramente avrà spazio, da vedere se all’inizio o a partita in corso, anche Vainqueur, nonostante sia stato sostituito martedì dopo 38’.
ARGENTINA A DUE FACCE In difesa, con Szczesny che dovrebbe essere confermato in porta così come Manolas al centro e Digne a sinistra, è possibile il rientro di Castan, che manca dalla prima giornata, mentre a destra dovrebbe giocare uno tra Maicon e Torosidis, con Florenzi riportato sulla linea degli attaccanti. Con lui, uno tra Salah e Iago Falque (lo spagnolo non sta benissimo, l’egiziano è stanco visto che ha giocato 8 partite su 8) con Gervinho prima punta. In panchina i due argentini, che vivono questo momento con stati d’animo contrapposti: da una parte Iturbe, sempre più immalinconito tra partite non giocate o non finite, dall’altra il diciottenne Ponce in rampa di lancio che viene descritto come uno di quelli con più rabbia ed entusiasmo. Visto come vanno le cose per gli altri, non è difficile da credere.