L’Europa è un incubo: 7 gare senza vittorie e difesa in crisi nera

01/10/2015 alle 13:50.
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GASPORT (D. STOPPINI) - Magari c’è pure chi pensa si stia facendo tanto rumore per nulla. Prendi il ranking Uefa: Roma 58a, Bate Borisov 61o. Partita alla pari, allora, una sconfitta era verosimile. Non giochiamo, please . C’è una distanza abissale nelle ambizioni, negli obiettivi – verrebbe da dire nei sogni – tra le due squadre. Per dire: la Roma paga 113 milioni di euro di stipendi ai suoi calciatori. Il Bate, con poco più di un terzo di quella cifra – 40 milioni – ci ha costruito uno stadio, il suo stadio, quello della disfatta della Roma.
Quanti gol incassati Disfatta che fa troppo spesso rima con Roma, in Europa. Perché da quel rientro da urlo di un anno fa con il Cska Mosca, 5-1 e tutti a casa, si è alzato un muro che pare impossibile da scavalcare: 4 sconfitte e 3 pareggi in 7 partite. Sette come i gol incassati dal Bayern in casa, figuraccia però scavalcata dal primo tempo di due giorni fa in Bielorussia. La Roma europea è una Cenerentola, non riesce a fare la voce grossa. Pare quasi un minorenne che ha bisogno di un adulto per prendere l’ascensore. Altrimenti si resta al piano terra. Altrimenti sono schiaffi, dolorosi e pure frequenti. A Borisov, 13 mila spettatori quasi increduli hanno assistito a 85 minuti perfetti del Bate, se è vero che i primi 5 – dice – sono stati tutti della Roma. Che in Bielorussia ha incassato gol per la 24a partita europea consecutiva. Clean sheet? Impossibile, dal 2010 in poi. Pallotta ama ripetere: «Farò della Roma uno dei club più forti al mondo». Basterebbe avvicinarsi alla squadra di Spalletti, che per due volte ha portato il club ai quarti di . Qui invece è una corsa al contrario. Peggio di quel 24, nelle competizioni europee, hanno fatto solo il Valletta Fc (Malta, 29 gare con almeno un gol subito tra il 1974 e il 1994: stemma giallorosso), il Coleraine (Irlanda del Nord, 28 match dal 1969 a oggi: club nato nel 1927) e il Fram (Islanda, 26 gare tra il 1973 e il 1989: squadra della capitale Reykjavik). I punti in comune terrorizzano. Ma forse fa ancor più paura quest’altra statistica: nelle prime 50 partite della gestione 35 vittorie, 8 pareggi e 7 sconfitte. Nelle altre 50 – fino a Borisov – ecco 19 vittorie, 19 pareggi e 12 sconfitte. Fermare la Roma è diventato relativamente semplice per molti. In Europa e non solo .