LA REPUBBLICA (F. BOCCA) - Il cromosoma della follia. Se esiste è probabile che Roma e Lazio ce l'abbiano entrambe. Il che ci metterebbe al riparo da dare fare pericolosi salti mortali per spiegare ogni volta imprese ( abbastanza rare...) e veri e propri tracolli ( se non più frequenti, sicuramente molto appariscenti ). La Roma che a Borisov e a Leverkusen incassa 7 gol ad esempio è la stessa Roma che fa tre gol alla Juventus oppure che ferma il Barcellona campione d'Europa con uno straordinario, e folle, gol di Florenzi. La Lazio che con un uomo in meno batte il Rosenberg, è la stessa che ne prende 4 dal Chievo e 5 dal Napoli. E un dato di fatto che, pur raggiungendo picchi di rendimento anche notevoli, né Roma né Lazio hanno continuità di risultati ad alto livello, ne sperperano cioè parecchi in partite certamente alla loro portata e, soprattutto, nel momento che più conta. Quando cioè c'è da volare, come dicono a Roma, sbracano. E si autoprocessano in maniera feroce.
In questo momento alla Roma, dopo Garcia, è il turno di Dzeko: comprato per fenomeno, se non fa gol al più presto si beccherà l'etichetta di bidone. L'allenatore dei biancocelesti Pioli, invece, una settimana viene accusato di essere fiacco ed evanescente, adesso ha tirato fuori una squadra di samurai: eccezionale! È il cromosoma e chiudiamola
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