Condottiero Garcia: “Vincere per la città”

31/10/2015 alle 13:49.
garcia-conferenza-stampa

IL MESSAGGERO (G.LENGUA) – Il miglior attacco contro la miglior difesa. Da una parte la Roma di , finora impareggiabile nel trovare la porta avversaria (già 25 gol segnati); dall’altra l’Inter di Mancini, ‘bucata’ in campionato appena sette volte. Questa sera a San Siro si capirà quale delle due tendenze avrà la meglio, con i giallorossi a caccia della prima fuga di stagione e i nerazzurri intenzionati invece a restare nel gruppo delle candidate al titolo. «Sarà una partita esaltante, una gara di alto livello. Noi giochiamo sempre per vincere e l’obiettivo è allungare la nostra striscia positiva» sottolinea , senza dare troppo peso all’assenza di Felipe Melo: «L’Inter ha diverse soluzioni a centrocampo, è una squadra con singoli di alto livello. L’abbiamo studiata, e sappiamo che può sia aspettare sia fare pressing alto».

PRONTI A TUTTO – Rudi non si scopre, cercando di dare meno punti di riferimento. «Mancini è un grande del calcio, ha vinto anche in Inghilterra. I numeri dicono che l’Inter è ben organizzata e prende pochi gol. Gli basta segnarne uno». Esattamente l’opposto della Roma, obbligata ultimamente a dover sempre segnare tanto per avere la certezza di conquistare i tre punti. «Fare gol è molto importante, ma a volte anche non prenderne può essere utile. Dobbiamo essere pronti a tutto ed essere in grado di fare la nostra partita. Dobbiamo pensare solo a questa gara, finirla tutti stanchi, anzi stanchissimi e poi penseremo alla ».

I COLORI CAPITALI – , insomma, ci tiene e non ammette che lo scontro diretto di Milano è a tutti gli effetti una sfida scudetto, ma un messaggio ”politico” ai naviganti lo invia: «Roma contro Milano? Vogliamo portare in alto i colori della Roma e di Roma perché sappiamo tutti il prestigio di questa à. Se nel nostro piccolo potremo sfruttare questa cosa e dare ancora più luce ad una à che non ne ha bisogno, saremo contenti», parole da Sindaco quelle di Rudi. Le quote scudetto? «Non sono bravo a scommettere. Inter e sono due buone squadre, ma non dimentichiamo le altre che sono in alto in classifica compresa la . Il campionato non è ridotto ad una corsa con Inter e ci sono tante buone squadre che possono lottare rendendolo più esaltante».

COSÌ IN CAMPO – ridotto a zero, convocato (il fastidio all’adduttore è smaltito), sulla catena di destra potrebbe accomodarsi in panchina. «Lui è un grande campione e l’ha dimostrato contro l’Udinese, non è un problema giocare tre giorni dopo, però lo sarebbe giocarne tante di fila. La cosa più importante è sapere che può darci una grande mano». A concludere un chiarimento sul mancato impiego di contro l’Udinese: ha scelto di far entrare al posto di . «Alla vigilia del match con l’Udinese, Leo si è fermato in allenamento per un problema muscolare. Non potevo rischiarlo perché abbiamo bisogno di lui nelle altre partite. Comunque è uno che si allena molto bene, che dà tutto in campo e anche in allenamento. Si è meritato di giocare in questa squadra. Ci ha dato una mano in diversi ruoli».