IL TEMPO (T. CARMELLINI) - Stride parlare di ultima spiaggia dopo solo due partite giocate, ma con un punto in classifica e la consapevolezza di dover andare ancora a far visita al Barcellona al Camp Nou, la Roma si ritrova già nella scomodissima posizione di non poter sbagliare.
Così, stasera contro il Bayer a Leverkusen, Garcia dovrà puntare in alto e non accontentarsi come ha fatto qualche volta finora. Serve tornare a casa almeno con un punto per poter continuare a sognare un viaggio in Europa che lo scivolose col Bate Borisov aveva complicato maledettamente. Per farlo il tecnico si ritrova la rosa quasi al gran completo con Dzeko in testa che smania per riprendersi l’attacco e un Pjanic in condizione stellare. Ma sarà anche l’occasione per il tecnico di sfatare quel tabù Champions che non lo ha mai visto andare oltre la prima fase nelle sue tre partecipazioni tra Lille e Roma. In giallorosso, poi, una sola vittoria non è granché per un tecnico chiamato a fare e a far fare l’atteso salto di qualità alla sua squadra in Europa.
C’è poi l’aspetto emotivo-scaramantico dei tifosi giallorossi che questa estate avevano esultato per il successo dei tedeschi costato l’eliminazione ai «cugini» laziali e che adesso sperano nell’«aiutino» dell’ex Voeller. Che non arriverà di certo... anzi, Rudi è stato chiaro: a noi la qualificazione in Champions a voi lo scudetto. I romanisti firmerebbero col sangue.
Ma l’insidia, oltre alla tradizione e alla qualità del Bayer, allo stress di giocare a metà settimana in Europa con trasferta, aereo e tutto il resto, c’è anche uno scontro diretto di campionato in programma domenica prossimo al Franchi di Firenze: partita che gioco forza Garcia non potrà non considerare. Sarà sfida per la vetta della classifica tra la prima contro la seconda divise solo da un punto, ma anche per dare un segnale a un campionato ancora senza padrone e che fin qui ha dimostrato un equilibrio impensabile alla vigilia.