LA REPUBBLICA (G. CALABRESE) - Dalle delusioni in Europa al campionato. Tra Fiorentina e Roma c’è in ballo il primo posto. Sfida elettrica, sfida delll’ultra- pretattica, mistero fitto sui convocati (Garcia si è adeguato alle abitudini di Sousa e neppure lui ha diramato le convocazioni). «Spero di vedere la Roma di Leverkusen », ha detto Garcia. Ovviamente con un finale diverso. «Voglio una Fiorentina ambiziosa, coraggiosa e con l’idea di vincere » ha spiegato Sousa. Due sconfitte in quattro giorni per la squadra viola, prima il Napoli in campionato e poi il Lech in coppa. «C’è qualche difficoltà ma possiamo competere con chiunque» ha detto ancora il portoghese. Vedremo. Intanto la questura ha messo a punto un piano di sicurezza straordinario. Da Roma sono in arrivo 2.500 tifosi. Sorvegliati i monumenti del centro, controlli ai caselli e intorno allo stadio. «È una delle partite più delicate della stagione» ha detto il questore Raffaele Micillo. Poi c’è la storia di Salah. Il Franchi è pronto a fischiarlo. «Lo stadio deve essere una bolgia» l’appello degli ultrà. L’egiziano potrebbe partire dalla panchina. Tra i dubbi di Garcia c’è anche Dzeko, che ha ancora qualche problemino al ginocchio. C’è ottimismo, comunque. Sousa, invece, dopo l’esperienza negativa in coppa rimetterà in campo tutti i titolari. Centrocampo solido e in attacco Kalinic. «Possiamo fargli male con la palla, proveremo a giocare soprattutto nella loro metà campo» è l’idea di Sousa. Che poi aggiunge: «In futuro mi piacerebbe che partite come questa diventassero gare normali per Firenze». Oggi, però, è una partita che vale doppio. «Ci confrontiamo contro una squadra che sta dietro di noi, vale molto di più dei tre punti».