CORSERA (L. VALDISERRI) - All’ultimo giorno di mercato, festeggiando la vittoria di domenica contro la Juventus, Walter Sabatini ha deciso di mandare Adem Ljajic in prestito all’Inter (2 milioni, più diritto di riscatto tra un anno a 9). Cioè a una squadra che può essere una diretta concorrente nella corsa allo scudetto.
Se così sarà, lo dirà il campo. Adesso si possono affermare - registrata anche la cessione di Ibarbo al Watford, sulla consolidata autostrada Sabatini-Pozzo - almeno tre cose: 1) si completa la «rosa» dell’Inter con una spesa minima, dopo che i nerazzurri non erano riusciti a strappare Eder alla Sampdoria; 2) si riforma la coppia Jovetic-Ljajic che nella Fiorentina 2012-2013 fatturò 24 gol in campionato (13 e 11); 3) restano in giallorosso sia Iturbe (2 gol nel campionato scorso) che Gervinho (2), mentre se ne va Ljajic (8) e non ha ancora giocato un minuto Francesco Totti (8). Il recente passato non ha avuto un peso nelle decisioni.
Da capire bene la formula della cessione. Ljajic ha un contratto con la Roma che scade il 30 giugno 2017: se l’Inter non dovesse riscattarlo, Ljajic tornerà a Roma con l’accordo in scadenza e un valore di mercato azzerato. Ma Walter Sabatini, da grande esperto di mercato, si sarà sicuramente cautelato dall’evenienza, magari con un obbligo che scatterà dopo un certo numero di presenze. La Roma dovrà corrispondere alla Fiorentina una percentuale sulla cessione del serbo, l’Inter non appesantisce il bilancio.
Per avere il serbo si sono mossi personalmente sia Mancini che Jovetic. Ljajic, che voleva restare alla Roma e aveva in precedenza rifiutato destinazioni di secondo piano che gli erano state offerte da Sabatini (Aston Villa, West Ham, Sampdoria...), ha preferito andare dove si è sentito più desiderato. Non avrà certo il posto fisso - in concorrenza con Perisic, Palacio, lo stesso Jovetic - ma è difficile che possa avere meno spazio dei 2 minuti che Garcia gli ha riservato in questo inizio di campionato.
Come gli è capitato spesso in carriera, Ljajic ha diviso anche la tifoseria romanista. C’è chi è contento della sua cessione e chi pensa che si sia rafforzata la concorrenza. Il «giro», che per il momento porta alla Roma pochi soldi, ha permesso all’Inter di cedere Hernanes alla Juventus per 11 milioni.
Un ultimo dubbio è relativo alle nuove regole federali. Quest’anno prevedevano otto giocatori di formazione italiana, ma dal prossimo campionato saranno necessariamente quattro prodotti del vivaio e quattro «di formazione». Il mercato in uscita della Roma è stato fatto con la cessione di tre prodotti del vivaio (Romagnoli, Bertolacci e Viviani) e di un italiano «acquisito» (Ljajic). Adesso per Garcia e Sabatini diventa indispensabile vincere subito per non rischiare di pentirsi tra dodici mesi.