GAZZETTA.IT (C. ZUCCHELLI) - Ieri sera, subito dopo la partita, era stato il direttore sportivo Sabatini ad entrare nello spogliatoio per dire ai giocatori: “State tranquilli, giocando così le vittorie arriveranno”. Concetto detto in privato alla squadra e ribadito in pubblico davanti alle telecamere, consapevole che al fischio finale di Banti a Roma era già scattato il processo a Garcia e ai calciatori. Il tecnico, dal canto suo, stamattina prima dell’allenamento (palestra per chi ha giocato contro la Samp, lavoro in campo per gli altri), ha espresso lo stesso concetto, convinto che in questo momento ci sia bisogno di tenere alti morale e fiducia di un gruppo che non si aspettava di stare a 7 punti dalla vetta - per di più non occupata dalla Juventus - dopo appena 5 giornate.
AMBIENTE DIFFICILE — Non ci sono stati confronti né toni accesi, Garcia ha chiesto alla squadra di continuare a lavorare con convinzione perché, nonostante le difficoltà, la stagione è appena iniziata, ma sa che sabato contro il Carpi per la Roma non sarà facile giocare all’Olimpico: si prevedono circa 35mila spettatori, molti dei quali, cioè quelli della curva Sud, o resteranno fuori o entreranno ma restando in silenzio. Gli altri ci saranno, ma i calciatori, e il tecnico stesso, adesso devono una risposta: a Trigoria (e a Boston, dove il presidente Pallotta non è per niente contento) si aspettavano 9 punti in questa settimana, per adesso la Roma è ferma all’unico strappato al Sassuolo. E tra radio e social network è già partito il tutti contro tutti, con Garcia principale accusato perché “non riesce a far rendere una squadra competitiva”.
MALUMORI — I tifosi sono quantomeno perplessi, ma anche all’interno dello spogliatoio, nonostante le dichiarazioni pubbliche, non è che l’atmosfera sia delle migliori: la reazione di Iturbe al cambio contro il Sassuolo o la mancata esultanza di Totti al gol numero 300 sono gli atteggiamenti più evidenti, ma sono parecchi i calciatori che non sono sereni. Da De Sanctis, che non si aspettava di perdere il posto a favore di Szczesny, a Dzeko, costretto ad andare sulla fascia o sulla trequarti per prendere il pallone, fino a Castan, che dopo la prima di campionato non è sceso in campo neanche per un minuto, in tanti non hanno tranquillità e la mancanza di risultati non aiuta. Così come non aiuta il fatto che da qualche mese Garcia abbia sciolto il consiglio dei saggi, gruppo di 6 o 7 calciatori con cui si confrontava settimanalmente.
NIENTE TURNOVER — Per riprendere la calma c’è bisogno di una vittoria e quindi, nonostante si giochi sabato col Carpi e martedì in Champions col Bate Borisov, Garcia è orientato a confermare gli stessi 11 che hanno giocato ieri contro la Samp. L’unico cambio potrebbe esserci a centrocampo: Nainggolan è stanco, al suo posto potrebbe esserci l’esordio di Vainqueur. Uno dei 3 nuovi (gli altri sono Gyomber e Emerson Palmieri) che aspetta un’occasione.