IL TEMPO (F. SCHITO) - Minuto quarantanove. Il quarto uomo alza la lavagna luminosa e chiama il primo cambio della partita: fuori Juan Manuel Iturbe, dentro Iago Falque. L'argentino, ferito nell'orgoglio, non vive bene la sostituzione. Il primo ad avvicinarlo è De Rossi, prima ancora che abbandoni il rettangolo di gioco. Un buffetto da parte del centrocampista che cerca di placare le ire del giovane Iturbe.
Niente da fare, il numero 7 esce dal campo come una furia, sferra un calcione alla vetrata e si avvia direttamente alle scalette che conducono agli spogliatoi. Poi, convinto da un componente dello staff, torna sui suoi passi e dopo la doccia si riaccomoda in panchina visibilmente scuro in volto. In serata arrivano anche le scuse su Twitter: «Ho molto rispetto dei miei colleghi, posso solo scusarmi con loro e con i tifosi per il mio cattivo comportamento». Garcia lo giustifica: «Ha carattere. L’ho fatto giocare per come si allena».
Radja Nainggolan non trova alibi alla Roma: «Queste partite bisogna vincere anche se contro di noi si chiudono tutti». Il belga non pensa che la partita contro il Barcellona abbia influenzato il risultato: «Una squadra come la nostra deve giocare sempre alla massima intensità, abbiamo giocatori che hanno dimostrato di essere sempre sullo stesso livello». Intanto l'Inter, a punteggio pieno, allunga sui giallorossi: «Siamo ancora all'inizio del campionato - conclude Nainggolan - pensavamo di vincere oggi e la vittoria non è arrivata. Bisogna pensare a noi stessi, le partite sono tante, mancano quasi tutti gli scontri diretti e quindi c’è tempo di recuperare e andare oltre».
Rammaricato Salah, anche se il suo gol ha in parte mitigato l'esito della partita: «Nonostante il mio primo gol in campionato con la maglia della Roma non siamo molti soddisfatti del risultato, potevamo fare di più e volevamo la vittoria. Non ho ancora fatto vedere il mio meglio - prosegue l'egiziano - dobbiamo lavorare insieme per trovare la giusta fiducia e migliorare le prestazioni singole e della squadra».