“I bus, la Roma, la Juve” in Comune è bufera anche su Esposito ultrà

03/09/2015 alle 15:03.
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LA REPUBBLICA (L. D'ALBERGO) - Da Francesco Rutelli a Walter Veltroni. Da un sindaco laziale a uno juventino. Roma, i romani e i tifosi romanisti pensavano di averle già viste e sentite tutte. Fino a ieri, fino al colloquio radiofonico tra l’assessore alla Mobilità Stefano Esposito e Giuseppe Cruciani e David Parenzo, i conduttori della trasmissione “La Zanzara”. Il senatore Pd ha prima dichiarato nuovamente la sua fede bianconera. Poi si è fermato sulle trasferte da ultrà: «Andavo spesso a vedere la e tante volte ho gridato “Roma merda”. Ma comunque apprezzo ». Quindi, un coro antigiallorossi e un’altra candida ammissione: «Il bus 64 (la linea, tra le più importanti, congiunge la stazione Termini al Vaticano, ndr) non lo conosco».
Questa la goccia che ha fatto traboccare un vaso già stracolmo e che è piombata come uno tsunami sul Campidoglio, dove l’uscita dell’assessore ha provocato «imbarazzo e irritazione». «Il sindaco Marino- assicurano in Comune- ha espresso disappunto, rimproverandolo dagli States».
Sel, ex alleato della maggioranza con il dente avvelenato, ha subito chiesto le dimissioni del delegato ai Trasporti. «Siamo sbalorditi — ha attaccato il capogruppo in Campidoglio Gianluca Peciola — la giunta è composta da troppe persone distanti da Roma.
E ora scopriamo anche da chi odia la à e la sua squadra». Accanto ai vendoliani, in un’inedita accoppiata, anche Forza Italia: «Esposito chieda scusa ai romani e romanisti offesi da queste dichiarazioni — ha commentato il consigliere Dario Rossin — e valuti se dall’alto del suo doppio incarico, non sia il caso di tornare a fare esclusivamente il senatore. Roma non lo rimpiangerebbe».
La polemica si è poi spostata su , campo di battaglia prediletto da Stefano Esposito. Imperdibile lo scontro con Gianni Alemanno. Primo colpo da 140 caratteri sferrato dall’ex sindaco: «Il senatore Esposito confessa di aver insultato la As Roma da ultrà.
Marino l’ha scelto per perseguire la stessa finalità da assessore».
Pronta la risposta di Esposito: «Tu Roma l’hai saccheggiata e piegata al malaffare. Ti ricordo il 416bis, associazione mafiosa. Buona giornata». Quindi, la difesa di Alemanno: «La mia è una ipotesi di reato tutta da dimostrare. La tua è una demenza auto-evidente».
Ultima parola al senatore dem: «Tu rischi di andare in galera però».