CORSPORT - L'ex centrocampista della Roma Paulo Roberto Falcao ha rilasciato una lunga intervista al quotidiano sportivo. Il 'Divino' ha parlato della sua esperienza nella Capitale: "Quando arrivai a Roma fui accolto da cinquemila tifosi, pensavo di essere rimasto in Brasile per il calore ricevuto. Dello Scudetto ho un grande ricordo, la città era come impazzita". Poi la puntualizzazione sul 'rifiuto' di battere il calcio di rigore nella finale di Champions League contro il Liverpool: "Voglio chiarire una volta per tutte l'episodio del rigore contro il Liverpool. Stavo male, l'effetto dell'antidolorifico era finito, e se avessimo avuto dei cambi a disposizione mi sarei fatto sostituire già ai supplementari".
Falcao svela anche un retroscena di mercato: "Se avevo già firmato con l’Inter? Io non immaginavo di poter giocare in un’altra città, non aveva senso. Certo non ero soddisfatto della mia condizione contrattuale. Andreotti si mise in mezzo e operò, non so come, perché la Roma mi tenesse. So solo che telefonò in Brasile a mia madre, che era molto religiosa, e le disse che aveva visto il Papa che ci teneva molto che io non andassi via da Roma... E so che a giugno Viola divenne senatore…". Infine il brasiliano dice la sua sullo scudetto: "Secondo me questo è l’anno buono per la Roma. Bisogna stare attenti a Juve e Inter ma la Roma è davvero forte. Totti? Avrebbe meritato il Pallone d'Oro".