GASPORT (V. DANGELO) - Una Bosnia alla romana. C’è la firma di Dzeko e Lulic nel successo su Andorra, che riporta la formazione di Bazdarevic a due punti da Israele e da quel terzo posto che significherebbe playoff per Euro2016. Ma la notte di Zenica porta una buona e una cattiva notizia alla Roma. Una ha il volto felice di Edin Dzeko che segna, si diverte, incanta. L’altra, quello corrucciato di Miralem Pjanic, uscito poco prima dell’intervallo per un problema fisico, con i suoi già avanti di due gol. Il minuto chiave è il 40o del primo tempo. Dopo un ennesimo contrasto, Pjanic guarda verso la sua panchina e fa una smorfia. Quattro minuti più tardi, Bazdarevic lo fa uscire, rimpiazzato da Hadzic. La faccia di Pjanic era sicuramente dispiaciuta, ma il centrocampista non si è lasciato andare a strane espressioni di sofferenza da allarme rosso. Di sicuro in casa Roma ci sarà preoccupazione: Pjanic ha un problema alla caviglia sinistra ormai datato, un’eredità della scorsa stagione che ancora oggi non sembra aver completamente sistemato. Già giovedì contro il Belgio aveva chiuso la gara sofferente e ieri contro Andorra la sua presenza è rimasta in dubbio fino all’ultimo. Poi il pari pomeridiano di Israele ha riacceso la speranza di qualificazione della Bosnia e il c.t. non ha voluto rinunciare al talento di Pjanic per mettere subito al sicuro il risultato. Pjanic ha battuto l’angolo dell’1-0 (gol di Bicakcic su sponda di Zec) e fino al 40’ è sembrato ispirato. Il cambio velocizzato prima dell’intervallo però rischia di essere un messaggio da non sottovalutare.
DZEKO OK - Le condizioni di Pjanic saranno quindi valutate al rientro a Roma, dove Garcia potrà riabbracciare e coccolarsi Dzeko, come al solito decisivo con la sua nazionale. Il capitano della Bosnia ha realizzato ieri il suo 44ogol in 74 gare con la maglia della nazionale, nonché il settimo in sei partite in questa fase di qualificazione, dove è il secondo miglior marcatore dietro al polacco Lewandowski (9 centri). Garcia ha fretta di metterlo al centro del gioco della Roma, di far in modo che la squadra possa metterlo in condizione di esaltarsi nell’area di rigore avversaria. La partita con Andorra è stata per Dzeko un allenamento, utile per migliorare lo stato di forma, ed è stato bravo il c.t. a toglierlo nel momento in cui in campo si sono accesi gli animi. La partita, d’altronde, era finita già prima dell’intervallo, al gol del definitivo 3-0 del laziale Lulic, festeggiato per primo proprio da capitan Dzeko. I due continueranno ad essere buoni amici fino al derby di Roma, che ha già consacrato Lulic a re per la sponda biancoceleste del Tevere. Nessun dubbio che Dzeko stia già pensando a come rubargli la corona, mentre il trono è già stato prenotato dopo il gol alla Juventus.