GASPORT (V. PICCIONI) - Dai prossimi mesi «vendere», «comprare» o «alterare» una partita di calcio costerà di più. Anzi, molto di più. Non solo anni di galera, ma pure soldi. Il consiglio dei ministri ha dato il via libera al disegno di legge che prevede il sequestro e la confisca dei beni per il reato di frode sportiva. Il ministro degli Interni, Angelino Alfano, parla di una svolta storica: «É qualcosa di molto simile a ciò che è previsto per aggredire un patrimonio mafioso. Dopo l’inasprimento delle pene deciso un anno fa, abbiamo voluto dare un segnale chiaro all’inizio del campionato. Finalmente ci saranno conseguenze patrimoniali per questo tipo di reato, rendendo sempre obbligatoria la confisca dei beni che costituiscono prodotto, profitto e prezzo del reato».
VELOCITA’ - Il fatto che sia il Governo, su proposta del ministero dell’Interno e di quello della Giustizia, a proporre il disegno di legge dovrebbe accelerare l’iter dell’approvazione da parte del Parlamento. Dopo le freddezze di qualche mese fa, Alfano sottolinea che si è arrivati a questi risultati con «la collaborazione del mondo del calcio a cominciare dal presidente Abodi». Nei giorni caldi del calcioscommesse, era stato proprio il numero uno della Lega B a sollecitare una svolta per colpire anche il portafogli degli autori degli illeciti.
SENTENZE APRIPISTA - Una proposta fatta propria dalla Figc come ricorda anche il presidente Carlo Tavecchio, applaudendo la decisione: «É un’ottima notizia, voglio ringraziare il Governo per l’impegno». Anche il presidente del Coni Malagò scrive di un «segnale importante nella lotta al cosiddetto match fixing». E in qualche modo, le stesse sentenze d’appello di quest’estate sul calcioscommesse, avevano indicato una strada simile, decidendo multe record per integrare le condanne (il record era stato stabilito per l’ex presidente del Catania, Pulvirenti, multato per 300mila euro). Nel futuro, naturalmente questi provvedimenti potranno sommarsi a quelli presi in sede penale. Senza dimenticare la possibilità di risarcimenti di danni in sede civile per gli autori di illeciti. Un conto salato che si spera possa rendere meno vulnerabile il prodotto calcio, sempreché la giustizia ordinaria riesca finalmente ad accelerare.
GUERRA AI PROFITTI SPORCHI - Spiega ancora il Ministro: «Finora, non era possibile utilizzare questi strumenti, si rischiava di dare un’impressione di minore capacità di aggredire capitali accumulati in modo illecito. Ora non più: non solo si possono sequestrare i profitti derivanti dall’attività illecita, ma anche eventuali beni equivalenti». Poi c’è la sottolineatura di un altro punto: «Le misure approvate si applicheranno anche in caso di patteggiamento». A questo proposito, senza voler scendere nei casi specifici, Alfano crede che la strada della legislazione premiale per chi si pente e soprattutto collabora, sia giusta, naturalmente ad alcune condizioni: «Quando contribuisce a svelare la verità, accusando anche se stesso ed essendo credibile, il collaboratore va incentivato».
RISCHI PER LE SOCIETA’ - Ma non rischieranno soltanto per i soggetti che operano nell’industria delle scommesse (per cui la sanzione può arrivare fino a 500 «quote», cioè 775.000 euro di multa secondo un’elaborazione di Agipro). «Scatterà anche per le società sportive - insiste Alfano - la disciplina sanzionatoria. Si stabilisce che le società vengano colpite con sanzioni pecuniarie, ma non solo: possono scattare ulteriori misure come l’interdizione dall’attività, la sospensione di autorizzazioni o licenze, il divieto di contratti con la Pubblica Amministrazione, l’esclusione da contributi e sussidi».
MANO DURA- Un elenco che dovrebbe alzare parecchio l’asticella della deterrenza. Anche se la stagione passata ha vinto un po’ la maglia nera della collezione di illeciti oggetto delle inchieste giudiziarie sull’asse Catania-Catanzaro, mentre a Cremona si è arrivati alla fase dei rinvii a giudizio: «A volte viene da pensare che non c’è fine al peggio - sostiene ancora Alfano - ma la decisione di oggi dimostra che la mano dello Stato c’è e sarà sempre più dura di fronte a questi casi». Fra l’altro proprio ieri, la Lottomatica ha preso una decisione clamorosa, peraltro auspicata dalla Federcalcio: non accetterà scommesse sulla serie D.
L’AUGURIO - La Serie A è già partita, la serie B e la Lega Pro sono ai blocchi di partenza. Al di là delle frodi sportive e della nuova legislazione che dovrebbe rendere più forte la credibilità del pallone italiano, Alfano fa un augurio: «Restituire sempre di più il pallone alle famiglie, isolando i violenti e regalando a chi ama il calcio una grande stagione di sport».