GASPORT (A. PUGLIESE) - Totti è pronto. È lì che scalpita, vuole esserci. Perché la Juventus è l’avversaria di sempre e perché Buffon è l’amico-nemico, la sua vittima preferita in Serie A. Ma, soprattutto, perché ritiene di essere una risorsa in partite come questa, dove la qualità dei singoli ed una giocata in più possono fare tutta la differenza del mondo, aprendo squarci incolmabili. Ecco anche perché in settimana Garcia ci ha lavorato su, provando e riprovando il capitano della Roma tra i titolari. Esattamente da trequartista, più basso rispetto alle due punte, Salah e Dzeko. E chissà che alla fine non sia proprio questa la soluzione scelta dal tecnico francese per oggi, quando la Roma proverà ad infliggere la seconda sconfitta consecutiva ad inizio stagione alla Juve. Che poi sarebbe un record, una prima volta nella storia bianconera, il che rende la voglia di esserci di Totti ancora più grande.
COESISTENZA - Totti e Dzeko insieme, dunque, ecco quale può essere la sorpresa di Garcia per la sfida ai campioni d’Italia. Perché la Roma ha bisogno di trovare maggiore verticalità e perché il trequartista permetterebbe a Dzeko di sentirsi un po’ meno solo ed a Garcia di accentrare Salah e di non tenerlo largo, con l’egiziano che ha bisogno di «sentire» la porta. «Totti e Dzeko insieme? La situazione è semplice — ha detto il tecnico francese — Possono stare insieme, l’ho già detto, sia se giochiamo con 2 punte sia con 3 contro una difesa a 5. È una possibilità. Ce la teniamo e la useremo durante la stagione». Magari a partire già da oggi pomeriggio. Certo, poi, con il capitano della Roma dentro bisognerebbe poi capire che fine farebbe Pjanic, con la necessità eventualmente di «cementare» il centrocampo. Garcia ci penserà sino alla fine, per ora è tentato eccome. Se poi dovesse virare altrove, allora dentro finirebbe Iago Falque e la Roma tornerebbe al 4-3-3 di Verona (stav olta, però, con lo spagnolo in campo al posto di Gervinho).
QUOTA 300 GOL - Totti, poi, in questo momento ha una carica dentro immensa, non fosse altro perché annusa quel 300° gol in maglia giallorossa che vorrebbe celebrare proprio con una gara d’autore, delle sue, di quelle che Garcia gli chiederà quest’anno, da ciliegina sulla torta. E un’occasione come questa, con la Juventus ancora in fase di rodaggio, gli sembra un piatto prelibato per festeggiare a dovere. Magari con il 12° gol in Serie A a Gigi Buffon, uno per cui Totti in passato si è prodigato in prima persona per portarlo in giallorosso. Successe quando da trequartista era già diventato la prima punta del 4-2-3-1 di Spalletti. Adesso, però, è un’altra era. E chissà che Totti non torni proprio all’antico, a quando regalava magie dietro le punte.