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Ma la squadra non gira: ko a Lisbona

02/08/2015 alle 14:30.
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GASPORT (A. PUGLIESE) - Alla quarta uscita stagionale, la Roma deve rinviare ancora l’appuntamento con la prima vittoria. Stavolta, però, ci sono sensibili passi indietro rispetto ai pareggi con Real Madrid e e ringrazia (autore di almeno 3 parate decisive) se il passivo alla fine non è più pesante. Sensazioni? La Roma deve lavorare ancora molto sotto ogni punto di vista: tattico, fisico, di chimica di squadra. Al via mancano ancora venti giorni, è vero, ma quello del trofeo Cinco Violinos di Lisbona è un campanello d’allarme importante.

POCHE IDEE La partita è sempre nelle mani dello Sporting, un po’ perché atleticamente sta meglio e un po’ perché la Roma mostra i soliti limiti in fase di costruzione. Le idee latitano, i movimenti spesso sono a vuoto e quando si imposta da dietro mancano le soluzioni. Oddio, di emozioni in realtà il primo tempo non ne regala molte, se non qualche scontro non proprio amichevole ed i tanti palloni tagliati dentro dall’ottimo Jefferson (ce l’avesse la Roma un esterno così...) su cui Slimani arriva sempre in ritardo. Joao Mario e Adrien in mezzo al campo regalano fosforo ed equilibrio allo Sporting, che in fase di possesso alza gli esterni di difesa e gioca con un centrocampo a 5, con Bryan che va quasi a fare il trequartista. Dall’altra parte, invece, Cole prova per due volte a ripetere l’errore con il , si dimostra inconsistente ed prosegue nel suo tunnel nero, sbagliando praticamente tutto. Così, a conti fatti la notizia più bella è vedere chiudere bene su Slimani in uno contro uno a campo aperto, con il brasiliano che, gara dopo gara, è sempre più dentro la partita. Anche se poi l’unica vera occasione ce l’ha al 27’, quando sugli sviluppi di una svirgolata di su angolo di non riesce a chiudere di testa a tu per tu con Rui Patricio.

TRACOLLO La ripresa si apre con l’esordio in giallorosso di e con molte emozioni in più. trova (2’) che da solo davanti a Rui Patricio fallisce il tap-in vincente, Joao Mario (5’) sfiora l’incrocio da fuori ed al 10’ è proprio il polacco a salvare su Slimani, pescato in verticale tra i due centrali giallorossi da Mané. Poi la solita girandola di cambi e la Roma perde anche quel po’ di equilibrio che aveva. Così lo Sporting passa al 18’ con un colpo di testa di Slimani su angolo di Jefferson, sfiorando il 2-0 poco dopo quasi in fotocopia con Montero. Il raddoppio però è nell’aria ed arriva al 24’ con Mané che ribadisce in rete una smanacciata di . Allora butta dentro anche e passa al , ma la sostanza non cambia. Gioca lo Sporting, la Roma fa da sparring partner, con che al 45’ è miracoloso su colpo di testa di Montero. C’è ancora spazio per la follia di Yanga Mbiwa che vale il rosso, poi tutti a casa. Sperando in .

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