GASPORT (A. PUGLIESE) - È bastata una partita per spedire il cuore in cielo ed i sogni in paradiso, con la mente di migliaia di tifosi tornata d’incanto indietro di ben 15 anni, a quel 6 giugno del 2000, quando 13mila persone stiparono la Curva Sud per la presentazione di Omar Gabriel Batistuta. Quel giorno si iniziò a sognare un scudetto arrivato poi puntualmente 12 mesi dopo, venerdì scorso la gente giallorossa ha riassaporato un po’ le stesse sensazioni. Stavolta, però, il merito è di Edin Dzeko, capace in soli due giorni di far impazzire radio, tv e social network. Insomma, un po’ tutto ciò che a Roma fa ambiente e che poi è il vero termometro del tifo giallorosso.
EFFETTO SCIA - È bastato poco, insomma, per far innamorare Roma del centravanti bosniaco, anche se quel poco sono comunque due gol nel giorno del suo esordio. L’effetto però è stato dirompente, tanto che in città non si parla di altro. Dzeko come Batistuta, sognando poi anche tutto il resto. Perché alla Roma lo scorso anno sono mancati soprattutto i gol e perché Garcia sono due anni che chiedeva un centravanti vero. Ora che ce l’ha se lo gusta e lo lustra, un po’ come i tifosi se lo guardano con occhi luccicanti. E l’effetto scia è l’entusiasmo dilagante in vista della sfida alla Juventus di fine mese (30 agosto), per cui la Roma ha già venduto quasi 35mila tagliandi (tra abbonati e biglietti). Ma è solo l’inizio, almeno così sembra. Perché da oggi a Trigoria si attendono un’impennata delle vendite, proprio per quell’effetto scia lì. È l’effetto-Dzeko, un boom come solo Batistuta era stato capace di produrre. Poi, certo, dipenderà anche dalla sfida di Verona di sabato pomeriggio. Se la Roma partirà con il piede giusto, allora con la Juve c’è da scommettere su un Olimpico con 60mila tifosi. Tanto per sognare e magari dare subito un segnale.