LA REPUBBLICA (A. SORRENTINO) - Con l’understatement che i vincitori seriali possono permettersi, l’ad della Juventus Beppe Marotta stempera l’eccitazione e gli ohh di meraviglia della piccola folla che si è radunata all’Expo di Milano, mentre i calendari della nuova serie A scorrono sullo megaschermo: «Negli ultimi quattro anni abbiamo vinto altrettanti scudetti, e sempre con calendari diversi. Mai bisogna distrarsi: lo scorso campionato, per dire, abbiamo lasciato tre punti al Parma già retrocesso ». Non fa una piega, in effetti. Ma intanto, in un calendario senza teste di serie e con pochissimi paletti, il Roma-Juventus alla seconda giornata, nell’ultima domenica d’agosto, sarà già il primo botto della serie A 2015-2016, settantesimo torneo organizzato dalla Lega calcio. Si parte nel weekend del 22-23 agosto, col clou rappresentato da Fiorentina- Milan, mentre alla terza giornata è in programma il derby delle milanesi senza coppe e in cerca di una nuova identità: è la terza volta nella storia che un Inter-Milan si gioca in settembre, l’ultimo (2009) finì 4-0 per l’Inter di Mourinho. Ecco poi un Napoli-Juve alla sesta, Inter-Juve all’ottava e Juventus-Milan alla tredicesima, mentre gli altri derby cittadini cadranno alla settima (Chievo- Verona), all’undicesima (Juventus- Torino), alla dodicesima (Roma- Lazio) e alla diciottesima, giorno della Befana (Genoa-Sampdoria). Presenti tutti i dirigenti della serie A, il mattatore ovviamente è stato Massimo Ferrero, presidente della Samp al solito scatenato, che infine si impossessa del microfono: «Sono qui riuniti 20 scienziati del calcio, guarda quanto sono belli… Un applauso per Tavecchio e Lotito ». Il quale Lotito annuncia: «Entro tre anni la serie A diventerà il campionato più trasparente del mondo. Non d’Europa, del mondo». In attesa di questa (al momento) impronosticabile glasnost, si parte con almeno tre novità. La prima è quella del tetto di 25 giocatori per squadra. La seconda è l’introduzione della goal line technology, sette telecamere sulla linea di porta ed entro 1 secondo l’arbitro avrà sul suo orologio il responso, con un’esattezza del 98%: gol o non gol. La terza è l’inno della serie A composto da Giovanni Allevi, dal titolo “O generosa”, definito dallo stesso maestro ascolano «un madrigale in latino e inglese per coro polifonico e orchestra sinfonica», registrato a Milano con il coro dell’Opera di Parma. Ne verrà proposto un inserto in tutti gli stadi all’ingresso in campo delle squadre ma non sostituirà gli inni dei club che verranno suonati prima o dopo le gare. L’esordio del brano sarà il prossimo 8 agosto a Shanghai, durante la premiazione della Supercoppa italiana.
Non c’è tempo da perdere, Roma-Juve e derby a Milano scaldano subito la serie A
28/07/2015 alle 13:36.