IL TEMPO (A. AUSTINI) - Una dichiarazione unilaterale della Fiorentina, firmata dall’amministratore delegato Sandro Mencucci, in cui è stato concesso a Salah il diritto di veto sulla sua permanenza in viola, annullando il contratto di altri 4 anni già depositato in Lega dal club di Della Valle. È questo il documento con cui l’egiziano, il Chelsea e di conseguenza la Roma, si sentono tutelati a livello legale. Ma la vicenda rischia di allungarsi e passare per diversi tribunali sportivi, con possibile squalifica momentanea di Salah. Lo conferma l’avvocato Mario Stagliano, ex vice-capo ufficio indagini della Figc.
Qual è il suo punto di vista?
«Ammesso che esista davvero la dichiarazione unilaterale della Fiorentina, Salah vincerebbe la causa in qualsiasi tribunale civile ma dovrebbe violare la clausola compromissoria. Il problema è che nell’ambito della Figc tutti i contratti devono essere redatti su moduli federali. Se pure la Fifa dovesse approvare il trasferimento provvisorio alla Roma, poi la Figc si ritroverebbe comunque due contratti diversi firmati da Salah. E il regolamento in questi casi prevede una squalifica di minimo 6 mesi per il giocatore, anche se ci sono precedenti contrastanti: ad esempio Berisha è stato fermato per appena 10 giorni».
Ora cosa rischiano Salah e la Fiorentina?
«Nel breve periodo l’egiziano potrebbe essere deferito e squalificato dalla Figc. Poi, per far valere le sue ragioni, dovrebbe ricorrere al Coni ed eventualmente al Tas di Losanna. I tempi, insomma, non sarebbero brevissimi. Nel lungo periodo a rischiare grosso è invece la Fiorentina: la Fifa potrebbe escluderla dalle coppe, perché quella dichiarazione unilaterale, se esistesse davvero, avrebbe valore eccome anche in sede Fifa».