IL FATTO QUOTIDIANO (C. TECCE) - Il duello tra Mediaset e gruppo Sky s’alimenta con azioni eclatanti e mosse sottotraccia. I Murdoch devono trascorrere indenni tre anni in Italia con il Biscione più aggressivo dopo l’investimento da 660 milioni di euro l’esclusiva dei diritti per la Champions League, allora Sky sta per sancire un accordo per l’acquisto di Juve e Roma tv, i canali per i tifosi più appassionati, di proprietà delle società, che già sono distribuiti sul satellite, ma che richiedono un abbonamento.
Sky ha deciso di prenderli e di inserirli, senza ulteriori spese, nel pacchetto sport: i telespettatori di fede bianconera o giallorossa potranno vedere le conferenze stampa, gli allenamenti dai centri sportivi, le rassegne su vecchi successi e campionati e le partite in differita.
Questo non è sufficiente, ovvio, per convincere i clienti di Sky a non passare a Mediaset Premium per guardare Roma e Juve in coppa, ma è una tattica per sfidare e poi scardinare il sistema di potere di Infront, il mediatore della Lega Calcio per i diritti per la serie A, che si trova molto più in sintonia con il Biscione che con lo squalo Rupert Murdoch.
Non è un caso che Roma e Juve siano le uniche due società, escluse le promosse dalla serie B, che non hanno ceduto a Premium, sempre attraverso Infront, la gestione delle immagini di archivio del campionato. Da un lato, c’è Mediaset che può contare su Milan e Lazio per difendere i suoi interessi in Lega, che di solito coincidono con quelli di Infront. Dall’altro lato, adesso, ci saranno Juve e Roma, le uniche che si ribellano al potere di Marco Bogarelli, presidente di Infront in Italia.
Il 2 di luglio, in conferenza stampa, i vertici di Sky sveleranno l’offerta per la prossima stagione: non avranno la Champions League, ma l’intera serie A, la serie B e i campionati tedeschi, inglese e spagnoli. In quella sede, potrebbe essere anche ufficializzate l’operazione Roma e Juve tv.