IL MESSAGGERO - James Pallotta è sbarcato a Roma. Ha un po’ di cose da fare. Due su tutte: andare avanti con la questione dello stadio (oggi presentazione privata, in Campidoglio, e pubblica, all’Eur) e fissare gli obiettivi di mercato (appuntamento con il management e Garcia). Pallotta dovrà stabilire il quantum, ovvero i soldi che la Roma avrà a disposizione per il mercato. Che come sappiamo, dovrà essere all’insegna dell’austerity, viste le regole (e multe) imposte dal Financial Fair Play.
BUDGET LIMITATO – Sabatini vuole sapere se (e fino a che punto) potrà sforare, rispetto a quanto stabilito nel vertice di Londra, considerando le priorità del momento: l’attaccante e soprattutto il riscatto di Nainggolan (la cifra è notevolmente lievitata). Il presidente cercherà di accontentare il ds. Del resto Pallotta ha confermato anche in questi giorni le ambizioni del club, attraverso stadiodellaroma.com, sito tutto dedicato al progetto-costruzione dell’impianto della Roma: «Aspiriamo ad essere quello che la Juventus è stata per un lungo periodo di tempo, ovvero la vincitrice di un bel numero di campionati. Quando ho camminato nello Stadium, mi sono ricordato del Boston Garden dei Celtics. Il nuovo stadio mi piace. Per quanto riguarda gli aspetti commerciali noi abbiamo le nostre idee. Ci sono ovviamente squadre che hanno fatto bene come il Manchester United, il Liverpool e il Barcellona e altri, ma io penso che la nostra aspirazione deve essere quella di essere la Roma»