Taglio sui debiti: Goldman Sachs alleata del Milan

23/06/2015 alle 14:01.
goldmansachs

GASPORT (M. PAGLIARA, M. PASOTTO) - Potrebbe diventare l’alleato forte con il quale avviare il piano di ristrutturazione del debito: ieri le porte di Casa Milan si sono aperte a una delegazione della banca d’affari statunitense Goldman Sachs, per un primo faccia a faccia con il management rossonero dopo i contatti nati a marzo e avviati sull’idea di poter finanziare una parte dell’investimento necessario per la costruzione dello stadio di proprietà attraverso l’emissione di un bond di scopo. Ieri è stata l’occasione per conoscersi dal vivo e gettare le basi per avviare una partnership su uno degli obiettivi strutturali del club: sanare quell’indebitamento netto salito a 247 milioni (141 con le banche e 106 con altri creditori). Un primo contatto da cui emerge anche la disponibilità della Goldman Sachs (che, in Italia, nel proprio «pacchetto clienti» ha Inter e Roma) a lavorare col Milan su una strategia che possa consentire di risanare nei prossimi anni il bilancio del club. Sarà un processo che necessiterà chiaramente di ulteriori appuntamenti prima di definire un vero piano operativo. Bisognerà attendere l’eventuale conclusione della trattativa con Mr. Bee per avere un quadro chiaro degli assetti societari, ma intanto il Milan si porta avanti e incassa dalla delegazione guidata da Greg Carey, arrivato da New York (con lui anche il referente per il mercato italiano) un’apertura strategica significativa.
STADIO Il contatto con la Goldman Sachs si attiva sullo stadio, argomento che sarà riaffrontato quando (e se) Bee entrerà in società. Intanto sul tema dell’arena al Portello, ieri il club ha presentato a Fondazione Fiera Milano il documento finale con ulteriori approfondimenti. Il Comitato esecutivo di Fondazione si riunirà giovedì: sarà la prima occasione per prendere una decisione, probabile un rinvio al 6 luglio. Di stadio al Portello si è parlato ieri anche in una riunione dei consiglieri comunali del Pd a Palazzo Marino. Incontro da cui emergono due anime, con un gruppo a oggi diviso se appoggiare il sogno rossonero.