REPUBBLICA.IT (M. PINCI) - I giocatori sono tutti o quasi in vacanza. La Roma però all'estate non può ancora pensare. Mancano poche ore al fischio d'inizio della partita più importante per il futuro della squadra: l'appuntamento a Londra tra Pallotta, Sabatini, Baldissoni e Garcia, vero e proprio viatico per il domani del club. Il presidente ha già raggiunto gli uffici della Raptor nella capitale britannica, a Regent's Place, dove mercoledì aspetta i manager romani, accompagnati dall'a.d. Zanzi. Solo giovedì Garcia partirà da Parigi per raggiungere la City. E sedersi al tavolo che deciderà il suo futuro. Intanto, dopo il preparatore atletico Darcy Norman, cambia anche il team manager: sarà Manolo Zubiria, attualmente "haed of special projects".
GARCIA ALLA PARTITA PER LA CONFERMA - Tante le cose che alla proprietà e ai dirigenti non sono andate giù: prima di tutti i riferimenti ai conti e alle disponibilità economiche del club giallorosso ("Siamo la quinta forza economica della seria A, dobbiamo vendere prima di comprare"), che hanno innervosito Pallotta. Ma anche i riferimenti alla qualità dei rinforzi ("Importante è anche come si spendono i soldi"), poco graditi dalla dirigenza romana, infastidita anche dalla gestione dell'ultima gara, che ha messo alla berlina ragazzi poco impiegati, da Spolli a Uçan fino a Doumbia, a cui il tecnico ha riservato persino un'uscita anticipata tra i fischi. Insomma, giovedì a Londra Garcia avrà molti elementi da chiarire di fronte a presidente e dirigenti. La Roma spera di ricucire un rapporto sfilacciato nelle ultime ore, anche in ragione del contratto dell'allenatore da quasi 13 milioni di euro lordi per i prossimi tre anni. Ma nonostante le frasi di Walter Sabatini ("Garcia resta al cento per cento") nessuno esclude con certezza che si possa arrivare alla rottura.
SONDAGGI PER L'ALTERNATIVA: EMERY, CONTE E E MONTELLA - Anche per questo il club, da qualche giorno, ha iniziato a cautelarsi. per la verità, lo ha fatto da tempo, ma nelle ultime ore per non farsi trovare impreparato di fronte all'ipotesi più nefasta, ha avviato anche i primi sondaggi. Conte, Emery e Montella: queste, in ordine di gradimento, le candidature romaniste per un eventuale futuro senza Garcia. Il sondaggio con Montella è il più recente: l'ex aeroplanino darà una risposta alla Fiorentina sulle proprie intenzioni soltanto mercoledì. Ora è in una fase di riflessione, da una parte considera esaurito il percorso tecnico in viola, dall'altra è legato alla città e alla piazza. La chiamata della Roma scioglierebbe ogni dubbio, ma è tutt'altro che scontata. Anche perché nei mesi neri della Roma la prima chiamata Sabatini l'ha fatta al ct Antonio Conte. per conoscerne le intenzioni e capire se esistesse un margine per uscire dal vincolo della Nazionale. In caso di rinvio a giudizio a Cremona, il tecnico potrebbe pensare all'addio, e in quel caso la Roma si farebbe sotto concretamente: l'ipotesi però è evidentemente complicatissima. Anche per questo un sondaggio alcuni giorni fa è stato fatto con Unai Emery, fresco vincitore dell'Europa League con il Siviglia e già cercato 4 anni fa da Sabatini. Il problema, in questo caso, è il tempo. Il Napoli è in Spagna per farlo firmare, la Roma sul piatto può mettere però la Champions che al Napoli è sfuggita. Se De Laurentiis non dovesse chiudere il colpo, la Roma ci sarebbe. La priorità, però, resta Rudi Garcia. La speranza, a Trigoria, è che lo tsunami di parole possa trasformarsi in un piccolo temporale primaverile, prima del sole d'estate.