CORSERA (L. VALDISERRI) - Il paradosso è che la Juve, dominatrice degli ultimi quattro campionati e finalista di Champions, ha già pensato alla prossima stagione: sono arrivati Dybala (32 milioni) e Khedira (a parametro zero). La Roma, inseguitrice, è paralizzata sul mercato dalla telenovela Nainggolan, bloccata da una comproprietà con il Cagliari che rischia di costare ogni giorno di più e con il fantasma della Juve che ha sondato il procuratore del Ninja. La cessione di Gervinho all’Al-Jazira, ufficializzata a breve, servirà a finanziare l’acquisto della seconda metà di Nainggolan. Cioè un giocatore già in rosa. Una conferma, non un rinforzo.
Il caso-Ninja è deflagrato nella notte tra mercoledì e giovedì, protagonista il d.s. del Cagliari Stefano Capozucca. In mattinata aveva definito «una cavolata» lo scoop dell’Unione Sarda sull’interesse della Juve per Nainggolan, pronta a finanziare il Cagliari in caso di «buste» con la Roma. Il d.s. ha poi rilasciato una video-intervista al sito dell’Unione Sarda smentendo se stesso: «Nainggolan ha giocato in Champions e in nazionale, ha grande visibilità internazionale: c’è l’interesse reale della Juventus e di altri club. Le cifre fatte corrispondono al suo valore (18 milioni per la metà; ndr). Come finirà la trattativa con la Roma? Il Cagliari cercherà di dare il giocatore a chi soddisferà meglio le sue esigenze».
Per alcuni la Roma doveva trovare un accordo mesi fa, capita l’importanza del calciatore. Per altri non era possibile. È vero che il Cagliari aveva capito il possibile affare, ma lo è anche che la Roma ha versato nelle casse dei sardi 2,5 milioni per il prestito di Ibarbo, cioè 500mila euro al mese. Il rendimento? Zero gol, un assist, due gol sbagliati a porta spalancata (Torino e Lazio), 574’ in campionato e 18’ in Coppa Italia.
La Roma ha aggiunto ai 14 milioni il cartellino di Verde, con possibilità di riacquisto a 7. Un prodotto del vivaio come Viviani, in partenza per Palermo a 4 milioni pagabili in 4 anni. Una voce da Atene: l’Olympiacos ha chiesto Doumbia. Ma in prestito oneroso.