GASPORT (V. D'ANGELO) - La favorita contro la rivelazione. In sintesi, ecco Roma-Spezia. I giallorossi di De Rossi si presentano alle Final Eight come squadra da battere: lo dice il cammino in campionato, dove la Roma è stata la squadra che ha vinto più partite — 19 come la Fiorentina — e ottenuto più punti di tutte, 61. E lo dice l’esaltante cavalcata in Europa, con la qualificazione alle Final Four di Youth League a Nyon — prima italiana a riuscirci — dopo aver eliminato Ajax e Manchester City. E De Rossi avrà a disposizione anche Verde, che ha passato la stagione con Garcia in prima squadra. Ma attenzione a sottovalutare lo Spezia di Fabio Gallo, che ha chiuso terza nel girone A davanti pure alla Juventus, prima di eliminare ai playoff Empoli e i campioni d’Italia del Chievo. Dopo Roma e Fiorentina, lo Spezia è la squadra che ha vinto più partite in regular season: 18.
LE STELLE - A parte Verde, la Roma ha una rosa di altissimo livello. Come la coppia centrale di difesa, composta da Calabresi e Capradossi, protagonisti anche nelle nazionali giovanili, dall’Under 16 fino alla 19 di quest’anno. In mezzo al campo, poi, c’è Pellegrini, che ha già debuttato in A a Cesena. L’arma segreta dello Spezia? Squadra compatta, sempre equilibrata e con un fuoriserie davanti come il capocannoniere Sadiq Umar, nigeriano da 26 reti in 26 partite in campionato. Con queste premesse, difficile annoiarsi.