IL TEMPO (A. SERAFINI) - Se il triangolo non era stato considerato, l'inserimento di una quarta componente è destinato ad allungare inevitabilmente i tempi. Tra la Roma, Gervinho e gli arabi dell'Al Jazira, l'altra voce in capitolo è quella di Rudi Garcia, che lunedì è atteso nella capitale dopo il breve periodo di vacanza trascorso in Grecia con la famiglia. Più che altro un atto doveroso verso il tecnico francese, che a Trigoria parlerà personalmente con Sabatini per discutere sull'intenzione societaria di concludere a breve la cessione dell'ivoriano. D'altronde il ragazzo nelle ultime ore ha raggiunto l'accordo economico con il club di Abu Dhabi, pronto a fargli firmare un biennale da 5 milioni netti a stagione (e relativi bonus). Il ritardo a questo punto dipenderà solo dal ds, in stretto contatto ormai da settimane con i dirigenti arabi disposti ad offrire 13 milioni di euro per il cartellino.
L'addio di Gervinho a certe cifre (consentirebbero una notevole plusvalenza) è considerato un affare sotto ogni punto di vista: economico, tecnico e ambientale, considerando i malumori avvertiti nello spogliatoio per il poco attaccamento e sacrificio mostrato dal giocatore nei momenti più delicati della stagione appena trascorsa. Soltanto un gesto di cortesia, che però non cambierà di fatto le carte in tavola. Sabatini è convinto infatti che le alternative alla cessione di Gervinho possano migliorare qualitativamente la rosa del prossimo anno. Nella prossima settimana infatti, la trattativa verrà definita negli ultimi dettagli e la fine dell'avventura giallorossa dell'attaccante diventerà ufficiale. Anche perché la liquidità economica aiuterebbe a rendere meno complicato i passaggi burocratici per risolvere le altre operazioni prioritarie di mercato.
A partire da Nainggolan. Tra martedì e mercoledì il ds è atteso a Milano per un nuovo appuntamento con il Cagliari, disposto a concedere un ulteriore sconto per il pacchetto completo in cui figurano le situazioni pendenti di Astori e Ibarbo. Ieri il presidente rossoblù Giulini ha inviato il primo messaggio distensivo: «Non c'è l'intenzione di arrivare alle buste, perché credo che in questo caso diventerebbe la più famosa della storia. Sabatini e Capozucca comunque troveranno una soluzione». Parole che in qualche modo confermano le voci di altri club pronte a coprire la metà del cartellino del «Ninja» in mano al club sardo e che vengono ribadite qualche ora dopo anche dal neo ds: «Nainggolan è richiesto da tanti - ha continuato Capozucca - ma dobbiamo prima rendere conto alla Roma». Anche perché la volontà del giocatore continua ad essere ferma, come sottolineato dal ritiro della nazionale belga: «Lo sanno tutti ormai, voglio rimanere in giallorosso». A questo punto si continua a trattare su ogni aspetto: di fronte ai 18 milioni richiesti dal Cagliari, i giallorossi contano di risparmiarne almeno un paio, inserendo inoltre i prestiti dei baby Pellegrini e Verde. Anche Spolli, che piace al neo tecnico Rastelli, è destinato ad entrare nella trattativa.
Sarà comunque una settimana impegnativa per Sabatini, perché in agenda non c'è più spazio per altri appuntamenti. Previsto un incontro con Boisseau (tornato a Roma) per discutere del rinnovo contrattuale di Keita e con il Genoa per concludere a comproprietà di Bertolacci e abbassare le pretese per Iago Falque (valutato da Preziosi 12 milioni). Viviani è stato promesso al Palermo, ma la Roma è disposta ad accettare il prestito oneroso e il diritto di riscatto fissato a 5 milioni soltanto se nel contratto verrà inserita anche la clausola del contro riscatto a favore dei giallorossi.
Per i colpi ad effetto bisognerà probabilmente attendere ancora. Dall'attacco alla difesa, è lunga la lista dei preferiti. Nelle ultme settimane è stata sondata la situazione di Alex Sandro, brasiliano terzino sinistro del Porto. Il ventiquattrenne in scadenza a giugno 2016 viene valutato però 30 milioni. Cifre inavvicinabili. Al momento.