IL TEMPO (F. SCHITO) - Il derby non è mai una partita come le altre, quando poi decide una stagione i risvolti rischiano di essere incontenibili. I tifosi della Roma, a sei giorni dalla stracittadina che ha regalato a Totti e compagni la qualificazione diretta ai gironi della prossima Champions League, si sono dati appuntamento a Ponte Milvio, poche ore prima della partita con il Palermo – alle 17 – per festeggiare. Protagonista indiscusso dello sfottò romanista nei confronti dei cugini, come insegnano Cassetti e Balzaretti, è stato Mapou Yanga Mbiwa. Ecco allora lo striscione esposto dagli otre 500 tifosi festanti che recita: «Ubi Yanga minor Cessat» e ancora vessilli biancocelesti con ratti al posto dell’aquila e cori irriverenti nei confronti del laziali.
Durante il corteo arrivato allo stadio Olimpico c’era anche Mapou, o almeno qualcuno che gli assomigliava. Un tifoso vestito con il completo da gara con il 2 sulle spalle, il nome di Yanga Mbiwa e pallone attaccato alla fronte. Il divertimento è continuato anche in Curva Sud. Osannati sia il difensore francese, sia Iturbe. Rivisitato anche un vecchio coro: «Voi siete i biancoblù, Mapou, voi siete i biancoblù, Mapou»: Il protagonista, ignaro, era stato avvertito dai compagni di squadra: un gol al derby cambia la vita.