Yanga-Mbiwa mania, notte infinita di festa per l'uomo-derby. Garcia: "Fiero di voi"

27/05/2015 alle 14:29.
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LA REPUBBLICA (F. FERRAZZA) - Il gol di Yanga-Mbiwa è diventato virale. Rimpallato dallo sfottò dei social, l'autore della rete-vittoria contro la Lazio si è trasformato, come da tradizione, in un eroe romanista, giocatore con il cui no-me giocare, salutandosi nei bar e sui posti di lavoro con un contagioso "Buongiorno Yanga", oppure "Mapou a tutti".

E quanto scoppiato in à, in piccolo si è vissuto nello spogliatoio giallorosso per tutta la notte. Cori, applausi, prese in giro: i giocatori si so-no divertiti con il compagno di squadra, fe-lice di tanta attenzione, contento di aver scoperto di esser entrato nella storia dei derby di Roma. Yanga-Mbiwa e il resto del gruppo hanno continuato a festeggiare il raggiungimento del secondo posto in un locale dell'Eur, Spazio 900, mangiando tutti insieme e ballando, tra selfie vari, bottiglie di Champagne, canzoni da stadio, appendice del sostegno ricevuto dallo stadio, per un'unione sbandierata con forza al mondo intero, il cui capobranco continua ad esser .  Presente anche Romagnoli ai festeggiamenti, difensore romanista attualmente alla Sampdoria, pronto a tornare alla base per disputare la la prossima stagione.

La dirigenza ha lasciato in pace la squadra, preferendo brindare in un altro locale modaiolo (il La.Vi.), nel cuore della à, rinviando confronti e programmazioni decisive ai prossimi giorni. è intenzionato a dire con chiarezza la sua, sia alla società, sia alla stampa, per evitare equivoci ed alibi la prossima stagione. Ma fino alla gara con il Palermo di domenica sera, sarà soltanto una lunga festa dopo aver seguito il diktat di non far tardi nei locali. «Ragazzi sono fiero di voi, veramente — quasi urla Garda ai suoi al termine della gara in un video diffuso dalla società — siete non solo una grande squadra, ma grandi uomini. Con le palle, avete orgoglio. E ora potete fa-re una grande festa». I giocatori hanno risposto con un boato di approvazione. Intanto , a Roma Radio, difende le magliette indossate da lui e . «Era sfottò romano, ci sarà sempre. E non c'entra nien-te con la violenza fuori lo stadio».