LEGGO (F. BALZANI) - Si parte da Porta Metronia, si passa per Ostia e si finisce a Vitinia. Il percorso della fascia da capitano a Trigoria non ha bisogno di uscire dalla Capitale e da ieri ha fissato un punto di arrivo sicuro. Florenzi, infatti, con quella corsa al 93’ da una curva all’altra si è preso di diritto lo stendardo mancante nella coreografia dell’ultimo derby (in cui venivano raffigurate tutte le bandiere della Roma, inclusi Totti e De Rossi). Oggi il vessillo romano della gestione americana è lui. «Vogliamo 11 Florenzi», è stato il coro cantato all’unisono dall’Olimpico. «Ha le caratteristiche umane e tecniche per essere l’erede di Totti come capitano», ha sentenziato Giannini. Riconoscimenti al sacrificio di un giocatore-tifoso che in questi anni di burrasca ha pensato solo a salvare la nave senza badare a chi era al timone e senza guardare troppo a un conto in banca decisamente più basso rispetto a quello dei suoi colleghi più “cool”. Anche domenica, col suo milione e mezzo a stagione, era uno dei meno pagati in campo. Occhio però a pensare ancora a Florenzi come a un umile ragazzo di bottega. Oggi Frodo (soprannome in Primavera) è diventato The Machine (coniato da Manolas), uno dei leader di questa Roma. Le sue gesta (5 gol, uno più bello dell’altro, e 4 assist) non sono passate inosservate e hanno attirato le prime attenzioni dei club inglesi. Nell’anno che doveva essere di Iturbe, quindi, è sbocciato definitivamente Florenzi che poche ore dopo l’arrivo dell’argentino nutriva mille dubbi. «Il mister mi ha tranquillazato, ma ora davanti siamo in tanti. Giocherò?», era la domanda che Alessandro poneva al suo procuratore nei giorni in cui veniva corteggiato da Montella. A quella domanda oggi rispondono i numeri: 41 presenze e 2667 minuti. Più di lui solo De Sanctis, Pjanic e Manolas. Merito anche della duttilità tattica di Flo: prima ala, poi centrocampista, oggi terzino. «Sto studiando da Balzaretti e Torosidis. Il ruolo comincia a piacermi», ha ammesso domenica. Gongola Conte che di terzini in azzurro non abbonda. Il sorpasso della Roma sulla Lazio, dunque, è soprattutto quello di AF24 su FA7 (Felipe Anderson). Due facce pulite, due protagonisti dello sprint per la Champions che ieri ha vissuto un intreccio bellissimo. Florenzi, infatti, ha donato la sua maglia per la raccolta fondi a favore di Chiara Insidioso Monda, la tifosa laziale massacrata di botte dall’ex fidanzato. Un gesto che ha strappato gli applausi della Nord, dopo quelli della Sud.
A SCUOLA DI DERBY - Anticipo di derby in casa giallorossa. Ieri notte Iturbe, De Rossi e Paredes hanno visto insieme “El Clàsico” argentino tra il Boca di Osvaldo e il River Plate (2-0). Ospite speciale Dybala, nel mirino giallorosso.
DOUMBIA, OGGI GLI ESAMI - L’altra faccia felice è quella di Doumbia. L’ivoriano, però, ha un problema al flessore sinistro. Oggi si sottoporrà agli esami strumentali, ma filtra ottimismo: «Col Milan dovrebbe esserci», ha dichiarato il suo agente.