ASROMA.IT (T. CAGNUCCI) - Il senso di questo Roma-Inter 2-0 sta nella formazione della Roma che leggi nel tabellino: Gregori, Oddi, Mastrantonio, Desideri (67' Bencivenga), Lucci, Righetti, Graziani, Giannini, Tovalieri (87' Gespi), Impallomeni, Di Carlo.
Una masnada di ragazzini che in questo pomeriggio di Coppa Italia si sbarazzeranno dell'Inter e che si appresteranno a vincere la competizione. Il senso di questa partita è quello della migliore Roma di Eriksson che da poco aveva subito il trauma surreale e grottesco del Lecce dopo aver giocato il miglior calcio del pianeta e aver recuperato 8 punti alla Juventus in 13 partite quando la Juve era campione del mondo e la vittoria valeva due punti.
Questo Roma-Inter 2-0 – invero contro un'Inter pure lei dimessa perché i pezzi grossi di tutte le squadre lavoravano per i Mondiali in Messico – è stata la prima partita dopo l'ultima gara di quel campionato, dopo l'epica e struggente trasferta di Como del 27 aprile, e nemmeno una ventina di giorno dopo il Lecce. Roma-Inter 2-0, continuando a giocare il calcio migliore pure con i ragazzini e vincendo alla fine una Coppa Italia che avrebbe avuto ancora forte il sapore del nostro orgoglio.