LEGGO (F. BALZANI) - Lo sguardo da duro, il dito puntato verso l’obiettivo e una promessa: «Non mi arrenderò mai. Ora 4 finali e Forza Roma». Iturbe si è asciugato le lacrime scese negli spogliatoi dell’Olimpico dopo Roma Atalanta e ieri ha affidato ad Instagram il suo slogan di riscatto.
L’argentino però ha poco tempo per tramutare i fischi in applausi come ha fatto Doumbia che domenica scorsa lo ha superato (non che ci volesse tanto) nella classifica cannonieri di campionato. Iturbe, infatti, è fermo al gol con la Juve del 5 ottobre scorso. Esattamente 7 mesi fa, come il suo numero di maglia e proprio contro la squadra che tanto lo aveva corteggiato in estate. Oggi a Vinovo se la ridono guardando i numeri di Juan (1 gol e 1 assist in 23 gare), dell’acquisto più pagato della storia americana della Roma. «Non devi mollare, noi crediamo ancora in te», ha urlato Sabatini nelle ultime settimane in uno dei tanti colloqui avuti dal ds col giocatore che aveva chiesto ai suoi procuratori di sondare il mercato.
Il costo del cartellino però è crollato (da 30 milioni - 23,6 secondo il bilancio ufficiale della Roma - a 10 milioni) e solo qualche club inglese ha mostrato un tiepido interesse. La Roma, dal canto suo, non intende svenderlo né cederlo in prestito. A Trigoria sono convinti di ripetere quanto fatto dalla Lazio con Felipe Anderson. Anche De Rossi, negli ultimi giorni, lo ha preso da parte e incoraggiato. Lui meglio di altri sa quanto è difficile giocare col peso di una valutazione così alta sulle spalle. Iturbe si è asciugato le lacrime e ha deciso di fare sul serio. Basta uscite notturne o crisi nervose e tanto lavoro in allenamento. Garcia si è accorto dell’evoluzione caratteriale dell’ex numero 15 del Verona che oggi rappresenta la prima riserva del tridente titolare. Contro Sassuolo e Genoa, infatti, il tecnico a gara iniziata lo ha preferito a Totti, Ljajic e Verde. La risposta? Tanta corsa, tanto impegno, pochi frutti. Come sempre. Occhio però a una possibile sorpresa dal 1’ a San Siro sabato col Milan anche se Garcia sembra orientato a schierare per la terza volta di fila la stessa formazione, e quindi il tridente all black Ibarbo- Doumbia-Gervinho. Sarebbe un inedito assolto. Mai nella gestione del francese, infatti, si è visto per tre gare di fila lo stesso undici titolare in campo.