IL TEMPO (A. AUSTINI) - Il ritiro differito e spezzettato che fa tanto discutere inizia stamattina. La Roma si chiude, almeno per due giorni, dentro Trigoria: lo ha deciso senza troppa convinzione Garcia, da sempre scettico su questo tipo di punizioni, ma la prestazione di San Siro è stata talmente brutta («è mancata la voglia di vincere» l’accusa) che il tecnico, spinto anche dalla società, ha voluto dare un segnale forte al gruppo in aggiunta all’allenamento punitivo fissato domenica mattina a poche ore dal rientro da Milano
Nuovo appuntamento oggi alle 10, mezzora dopo si suda in campo, poi tante ore da trascorrere insieme per parlarsi, analizzare i problemi, concentrarsi. Una sorta di richiamo alla responsabilità dopo la prestazione senza ritmo di Milano, non certo quella di una squadra che deve dare tutto per difendere il preziosissimo secondo posto, conservato solo grazie agli stop di Napoli e Lazio.
Ma non sarà un ritiro vero e proprio fino alla partita di domenica sera con l’Udinese. Giovedì e venerdì sono previste «libere uscite» almeno per mezza giornata: si vuole evitare il rischio di alzare troppo la tensione. E non si può escludere che ai giocatori sarà concesso di dormire a casa un paio di notti per poi ritrovarsi di nuovo insieme sabato in albergo alla vigilia della partita: il programma definitivo sarà reso noto solo stamattina, con l’ipotesi B che prevede l’inizio del ritiro direttamente venerdì.
Garcia è rientrato ieri in serata dalla Francia dove è volato per un impegno familiare improrogabile. Alcuni giocatori si sono «scaricati» al Foro Italico nell’evento benefico organizzato da Roma Cares, da oggi si torna a fare sul serio.
Il tecnico dovrà per forza modificare la formazione che aveva scelto nelle ultime tre partite. Casualmente, però: a Reggio Emilia l’infortunio di Keita lo ha portato a inserire Doumbia. Ma l’ivoriano a San Siro ha mostrato ancora tutti i suoi limiti di condizione e Totti è già stato allertato: il capitano è pronto a guidare l’attacco con l’Udinese, poi sarà dura vederlo fuori nel derby. Al suo fianco dovrebbe tornare dal 1’ Iturbe, mentre Ibarbo e Ljajic si giocano l’altro posto del tridente. Il campionato di Gervinho, infatti, sembra già finito: oggi si attende la conferma della lesione muscolare.
A parte il rientro di Holebas a sinistra, con Torosidis che torna a destra al posto dello squalificato Florenzi, al centro della difesa dovrebbe rivedersi Yanga-Mbiwa al fianco di Manolas.
Se Keita farà progressi potrebbe concedere un turno di riposo a De Rossi (diffidato) o all’acciaccato Pjanic. Cambiano gli uomini, ma serve soprattutto una testa diversa.