LAROMA24.IT - Il contro-sorpasso è arrivato. La Roma, con qualche sofferenza (in)attesa, supera 2-1 in rimonta l'Udinese all'Olimpico e si riappropria del secondo posto ai danni della Lazio. Un punto di vantaggio sui biancocelesti che rappresenta un privilegio non da poco: giocare il derby (domenica o molto più probabile lunedì) con due risultati su tre a favore per conquistare la tanto agognata qualificazione alla prossima Champions League.
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Ecco i commenti di alcuni degli opinionisti più importanti della stampa, sulle colonne dei quotidiani oggi in edicola.
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IL TEMPO (G. GIUBILO)
Con qualche palpito, con più di un brivido, ma la Roma si riprende il secondo posto, avrà due risultati su tre nel derby, che il gran momento della Lazio rende comunque difficile. Primo tempo all'attacco, ma senza grandi idee, poi quando Manolas regala il vantaggio all'Udinese l'assedio diventa rabbioso, ma i rischi sui contrattacchi dei friulani sono tanti.
Per fortuna il pari arriva prima del riposo, Nainggolan ispirato da Pjanic. Un grande De Rossi evita pericoli, il centrocampo è il reparto migliore per qualità, producono sprazzi Iturbe e Ibarbo,ma ci vuole un liscio di Widmer per consentire a Torosidis il sorpasso. Vantaggio minimo ma decisivo, l'Udinese ci prova ma la vittoria romanista è legittimata dai pali colpiti da Nainggolan e Holebas. Non è guarigione, ma il risultato contava moltissimo, adesso arriva la sfida risolutiva, che rimane senza pronostico, secondo tradizione.
Si chiude stasera con due partite utili soltanto a dare ossigeno alle ambizioni europee, di diverso livello, del Napoli e della Fiorentina, Cesena e Parma oneste spettatrici per l'addio alla Serie A. Ma a metà settimana il proscenio è tutto per la finale di Coppa Italia: di fronte la Juventus che non conosce flessioni e la Lazio, forse la squadra più brillante di questo scorcio di stagione. Una finale nobile, quindi, a restituire prestigio alla seconda competizione nazionale, che la Lega aveva svilito ai limiti del possibile, confezionando le prime fasi con programmi che fanno a cazzotti con la logica e l'intelligenza.
Soltanto in Italia può accadere che la Coppa tolga il fascino del fattore campo riservato altrove alle squadre di meno illustre livello. Le grandi costrette a giocare in stadi semideserti, una volta svanita la prospettiva di un meno accentuato squilibrio. Stavolta l'Olimpico è un salotto neutro, anche se è inevitabile che il sostegno del tifo sia indirizzato a favore della Lazio, almeno la logistica le assegna il fattore campo.
Domenica sotto tono: perde l'Atalanta travolta dal Genoa, ma il Cagliari si arrende in casa al Palermo lasciando l'élite del calcio nazionale. Qualche segno di stanchezza del Chievo e dell'Empoli, demotivazione fatale a salvezza da tempo al sicuro. Invece Di Francesco offre al patron Squinzi, cuore milanista, un regalo non graditissimo. Fa tris Berardi per avvilire i sogni di Pippo Inzaghi di un futuro ancora in sella. Del resto, non poteva sperare di trovare ancora i fantasmi della Roma. Altra levatura, altre gambe, il Sassuolo non fa sconti.
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IL MESSAGGERO (M. CAPUTI)
Sportivamente parlando la città di Roma sta vivendo un periodo magico. Si sono appena conclusi gli Internazionali Bnl di tennis con l’ennesimo record economico e di presenze, esempio di organizzazione e di riqualificazione dell’area del Foro Italico. Mercoledì si disputerà la finale di Coppa Italia tra le due migliori realtà calcistiche della stagione, Juventus e Lazio.
Giovedì si aprirà il concorso ippico di Piazza di Siena e domenica, o molto più probabile lunedì 25, si giocherà il derby, appuntamento non più e non solo decisivo per il primato cittadino, ma per il ben più prestigioso secondo posto in classifica. Già caratterizzato della consueta rivalità e ora arricchito dagli importanti contenuti calcistici, il derby sta vivendo una vigilia ancora più carica per lo spostamento di data. La Lazio ha chiesto ufficialmente lo slittamento, la Roma, con Sabatini, ha confermato la sua contrarietà. Qualsiasi decisione verrà presa scontenterà una delle due, per questo sarà importante attenersi il più possibile a regolamenti e precedenti e a niente altro.
In attesa dell’ufficialità su giorno e orario, abbiamo un’unica certezza, Lazio-Roma sarà decisiva per l’esito finale della classifica. La Lazio ci arriva meglio. Dopo la Juventus è la squadra che in stagione è piaciuta di più, prima piacevole novità, poi apprezzata certezza per qualità e solidità. Prova di questo l’ultima gara con la Sampdoria dove, da formazione matura, ha ottenuto tre punti difficili e pesantissimi. Con tante certezze e giustificate ambizioni la squadra di Pioli vivrà in pochi giorni partite che potranno trasformare la sua stagione: da ottima a fantastica. Discorso diverso per la Roma i cui obiettivi iniziali erano ben altri. La vittoria con l’Udinese la mantiene avanti in classifica e le concede il vantaggio di giocare il derby per 2 risultati, ma nè il ritiro nè la prestazione di ieri hanno eliminato le difficoltà, tantomeno i limiti della squadra. Visto l’andamento stagionale il secondo posto sarebbe comunque importante, di certo non cancellerebbe errori e delusioni.
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GAZZETTA DELLO SPORT (F. LICARI)
Tre campionati in uno, c’è ancora da divertirsi e soffrire. Quello della Juve si gioca ormai su un’altra dimensione, tra Coppa Italia, Berlino e mercato: Berardi può aggiungersi a Dybala, Pogba restare, Nainggolan è una suggestione da non sottovalutare, e il vantaggio sulle rivali teoricamente aumenta ancora.
Si fa più intrigante il torneo con vista sull’Europa che conta — la Champions — con premi ricchissimi per investire (o sopravvivere): Roma, Lazio e Napoli in corsa per due posti. Chiusa, infine, la terza volata che condanna anche il Cagliari. Arrivederci. Replicando alla Lazio, con meno enfasi ma altrettanto spirito guerriero, la Roma fa un gran passo avanti: adesso può accontentarsi di un pari nel derby, dovendo poi chiudere col Palermo. La Lazio, invece, deve proteggersi dal rientro del Napoli oggi impegnato nel recupero contro il condannato Cesena, poi rivale diretto il 31 maggio. Sì, il calendario offre due spareggi Champions. Oltre alla qualificazione è in ballo, importantissimo, il 2° posto: altrimenti playoff terribili. C’è anche l’Europa League, obiettivo non più secondario che accoglierà la grande delusa della triplice sfida più, probabilmente, Fiorentina e Samp (più dell’Inter). Con lo spettro che il Genoa possa conquistare sul campo un diritto di cui sarà privato per ragioni extra-calcistiche. (...)
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LEGGO (F. MACCHERONI)
I tifosi, le televisioni, le istituzioni e anche il calcio, vogliono il derby domenica 24 alle 15 in punto. Lotito no. Quando si giocherà? Probabilmente lunedì 25, perché - almeno così pensano in molti - il presidente della Lazio «conta » in Federazione e in Lega. Sappiamo bene che la Lazio giocherà la finale di coppa Italia mercoledì, ma regolamento alla mano, storia del calcio a testimoniarlo, si gioca reolarmente di mercoledì e poi di domenica. Anche un giorno prima, di sabato, se è vero che la Juventus sabato prossimo alle 18 affronterà il Napoli, in una sfida che potrebbe essere decisiva per le aspirazioni Champions dei campani e andrebbe disputata in concomitanza col derby per non regalare vantaggi a nessuno.
Il derby di lunedì costringerà molti tifosi che hanno già acquistato il biglietto a rinunciare. Lotito rimborserà tutti personalmente. Non dello spettacolo che gli viene tolto, però. E non rimborserà i cittadini che rientrando a casa saranno strangolati dalle misure di sicurezza, dal traffico in un giorno lavorativo. Non rimborserà la Roma che sente di «subire» un’imposizione ingiustificata dalle regole di un gioco che non ha più regole.