LAROMA24.IT - Sembra quasi che questo secondo posto non lo voglia nessuno: prima la Roma, poi il Napoli e ieri sera la Lazio hanno fallito l'obiettivo dei 3 punti lasciando invariate le posizioni in classifica a tre giornate dal termine. I giallorossi, nonostante la sconfitta di San Siro contro il Milan, restano secondi con 1 punto di vantaggio sui biancocelesti e 4 sugli azzurri, ma i passi falsi delle avversarie non devono mascherare i gravi errori che si stanno commettendo in questa stagione.
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Ecco i commenti di alcuni degli opinionisti più importanti della stampa, sulle colonne dei quotidiani oggi in edicola.
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IL MESSAGGERO (M. CAPUTI)
La lotta per il secondo posto è caratterizzata dall’incredibile serie di occasioni mancate. Le tre protagoniste stanno clamorosamente fallendo a turno le opportunità che le avversarie le offrono, tramutando ogni rosea aspettativa in amara delusione. Negli ultimi novanta minuti prima la Roma, poi il Napoli e quindi la Lazio hanno tutte mancato l’obiettivo. Tra le tre contendenti chi ne esce meglio però è la Lazio. Seppur sconfitta, prima in dieci, poi in nove, ha sempre lottato con forza e coraggio, mostrando lo spirito giusto. Chiaro che dopo essere passata in vantaggio ha commesso gravi errori in fase difensiva, pagati a caro prezzo, ma si sente anche fortemente penalizzata dalle decisioni arbitrali. In attesa del derby che sarà decisivo, è bene dirlo subito: comunque finirà il suo campionato avrà disputato un grande torneo, gettando le basi per il futuro, al contrario della Roma. I novanta minuti di sabato sera non possono essere cancellati dai passi falsi altrui, e confermano invece i gravi problemi che da tempo affliggono la squadra, mettendo tutti gli interpreti spalle al muro davanti alle loro responsabilità. Del resto se la Champions, come afferma Sabatini, è un obiettivo imprescindibile, come può poi la squadra giocare senza grinta e senza stimoli, priva di anima e del minimo attaccamento alla maglia? La risposta è semplice: è stata costruita e gestita male, non ha fondamenta. In questa squadra molti giocatori sono a fine carriera, altri sono in prestito o a metà con altre società, mentre alcuni si sentono da un'altra parte o sperano di esserlo. Quelli che rimangono veramente legati alle sorti della squadra si contano in una mano. Allenatore e dirigenti, anche alla luce del ritiro minacciato e poi rimandato, confermano che al loro interno le vedute sono differenti, nonché la mancanza di peso sul gruppo dei calciatori. Non c'è via d'uscita, anche se la Roma arrivasse seconda dovrà comunque rivedere se stessa e i propri interpreti.
IL TEMPO (G. GIUBILO)
Il giorno dei regali, una sorta di boxing day del Santo Stefano inglese. Il Napoli fermato dal Parma, ma guadagna un punto sulle romane, dopo la resa della Roma a San Siro, un'eroica Lazio si arrende alla doppietta del Profeta, fischiatissimo ma risolutivo.
Un'ora in dieci, mezz'ora in nove, ma l'Inter contenuta quasi sino alla fine. Serata romanzesca, giusti i rossi a Mauricio e Marchetti, ignorato il fuorigioco di Medel sulla punizione di Hernanes. Berisha para un rigore a Icardi, ma non basta, troppo impari le forze in campo, ma i laziali hanno difeso alla grande, è mancato un soffio a un'impresa miracolosa. La corsa al secondo posto resta aperta, le posizioni le stesse della vigilia [...].
GAZZETTA DELLO SPORT (L. GARLANDO)
[...] Ma in questo torneo dove lo sperpero è più di moda di un selfie, Rafa paga il minimo. Anzi, guadagna un punto sulla Lazio, dopo averne guadagnato uno sulla Roma. Ora, a 3 dalla Lazio terza, il Napoli ha il destino nelle sue mani: vincendole tutte ha la certezza del preliminare di Champions, perché è in vantaggio nello scontro diretto con la Lazio che arriverà al San Paolo all’ultima. La Lazio ha impiegato solo 7 minuti per far gol all’Inter e superare la Roma, ma poi la partita le è scappata di mano: ha chiuso in 9, sconfitta e dietro Garcia. Un punto separa ancora le romane che tra un paio di turni accenderanno un derby di fuoco. L’avrete capito: perdersi le ultime tre tappe del campionato sarebbe una follia [...].