LAROMA24.IT - Ancora una volta Doumbia e Florenzi a segno, ancora una volta la Roma vince senza subire reti. Questo è stato il verdetto della gara di ieri contro il Genoa, grazie alla quale i giallorossi sono tornati in seconda posizione in classifica. Nonostante la sofferenza nella ripresa, la squadra di Garcia sta dimostrando la capacità di saper vincere a prescindere dal bel gioco, tentando di raggiungere l'unico obiettivo rimasto in stagione: l'accesso diretto alla prossima Champions League.
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Ecco i commenti di alcuni degli opinionisti più importanti della stampa, sulle colonne dei quotidiani oggi in edicola.
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IL MESSAGGERO (M. CAPUTI)
[...] Diverse ma altrettanto intense sono le emozioni che vivranno e regaleranno Roma e Lazio sino al termine del campionato. Gli ultimi novanta minuti hanno mutato le gerarchie ma è inutile fare tabelle o previsioni, lo spartiacque sarà il derby alla penultima giornata e l’esito finale sarà deciso solo all’ultima gara. Allo stato attuale il momento delle due squadre si può rappresentare con alcuni dei loro protagonisti, tre ciascuna. Nella Roma: Doumbia, Garcia e Florenzi. Il primo si è sbloccato con due reti consecutive da centravanti vero, quello di cui aveva bisogno la Roma. Il secondo, anche grazie a Doumbia, ha cambiato la squadra nel gioco e nelle scelte. Il terzo, a suon di prestazioni e gol, è diventato l’anima e il simbolo della squadra. La Lazio di Bergamo è apparsa stanca, da capire se si tratta di un appannamento dovuto alle partite ravvicinate o a un vero e proprio calo fisico. I nomi della Lazio: Felipe Anderson, Klose e Parolo. Il brasiliano ha perso smalto e brillantezza e Pioli non può fare ameno dei suoi guizzi e delle sue giocate. Il tedesco, assente solo per novanta minuti, ha fatto capire quanto sia fondamentale per movimenti e freddezza sotto porta. Parolo è l’esempio concreto di cosa vuol dire carattere e personalità, proprio ciò che occorre in questo sprint finale.
GAZZETTA DELLO SPORT (N. CERERE)
Il controsorpasso Roma è una restaurazione: in fondo i giallorossi in stagione sono stati quasi sempre davanti ai cugini fermati a Bergamo in un pomeriggio di scarsa vena. Dunque la sorpresa è relativa, chi ha visto la partita della Lazio sa che l’Atalanta ha meritato il punto. Adesso il calendario sorride a Garcia che avrà in casa Udinese e Palermo mentre appare come una durissima salita agli occhi di Pioli: Inter, Samp, derby e Napoli fuori. Avete presente il Mortirolo? Oltretutto il Napoli, non senza fatica, ha sfruttato il match 11 contro 10 (Milan crollato di schianto a metà ripresa), e si è rimesso in corsa per quel terzo posto che sembrava una chimera dopo i quattro ceffoni presi a Empoli [...]. La Roma non ha vinto facile perché il Genoa l’ha contrastata con puntiglio sbagliando solo le rifiniture dei molti contropiede e un non difficile controllo (Roncaglia) in difesa, che ha poi determinato il gol rompighiaccio del redivivo Doumbia. Bisogna sottolineare il coraggio di Garcia nel dare fiducia a questo oggetto misterioso inserito in un terzetto Black Power che ha costretto in panca capitan Totti, Ljajic e Iturbe. Non è che Gervinho e Ibarbo abbiano esaltato l’Olimpico e perciò non è pensabile che l’accantonamento di Totti sia definitivo: come si fa, per esempio, a negare il derby a Francesco? Chiaro, la sua epopea è entrata nella fase conclusiva (che va comunque accompagnata col rispetto che merita questo artista del pallone) e lui stesso ha accettato l’idea di un utilizzo part time. Intanto sta crescendo di gara in gara un altro core de Roma, il bello de nonna tua Alessandro Florenzi, la cui evoluzione somiglia molto da vicino a quella di Zambrotta, centravanti-ala da giovanissimo e poi terzino ambidestro da titolo mondiale. Anche Antonio Conte starà registrando con enorme piacere le eccellenti prestazioni del Florenzi vice Maicon [...].
LA REPUBBLICA (G. MURA)
[...] La Roma scavalcala Lazio, salvata da Marchetti. Sudato il pareggio contro un'Atalanta aggressiva, in gol con l'ex Biava. All'Olimpico grande partita di Flo-reni. Per lui sarebbe calzante il soprannome di Di Livio, il Soldatino. Dove lo metti sta, ma vede molto di più la porta. Secondo gol consecutivo di Doumbia, forse stroncato con eccessiva fretta. E l'attaccante che più assomiglia a un centravanti, e di questo la Roma ha bisogno. II suo calendario appare più morbido di quello della Lazio. Forse sarà decisivo il derby. Altro scavalcamento, per la gloria e per gli archivi.